Tipo Corso:
Laurea Magistrale Ciclo Unico 6 anni
Durata (anni):
6
Struttura di riferimento:
Sede:
Ferrara - Università degli Studi
Programma E Obiettivi
Obiettivi
Obiettivi formativi specifici del corso
Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia (Classe delle lauree in Medicina e Chirurgia, LM-41, allegato al DM n.1649 del 19-12-2023) ha l'obiettivo di formare medici, dotati delle basi scientifiche, della preparazione teorica e pratica e delle competenze professionali necessarie all'esercizio della professione di medico chirurgo, essendo in grado di svolgere la loro attività con responsabilità nei vari ruoli ed ambiti professionali.
La missione specifica del corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia è di tipo biomedico-psicosociale e finalizzata al reale sviluppo della competenza professionale e dei valori della professionalità medica. Essa è fondata sull'importanza dell'integrazione del paradigma biomedico del curare la malattia con il paradigma psicosociale del prendersi cura dell'essere umano nel meta paradigma della complessità della cura.
Le laureate e i laureati magistrali nei corsi della classe, tenendo presenti gli standard internazionali sulla formazione medica e quanto previsto dagli obiettivi formativi qualificanti della Classe delle lauree in Medicina e Chirurgia, devono essere in grado di:
- Fornire assistenza, in collaborazione con il paziente e nel rispetto dei valori fondamentali della professione, sapendo applicare correttamente le conoscenze mediche, le abilità e le competenze cliniche in autonomia;
- Assumere decisioni cliniche ed eseguire interventi di prevenzione, diagnostici e terapeutici all'interno del proprio ambito di pratica e nella consapevolezza dei limiti della propria competenza, essendo in grado di raccogliere, interpretare e valutare in modo critico le informazioni e i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo, anche in relazione alle caratteristiche dell'ambiente in cui vive;
- Elaborare un corretto processo decisionale, in relazione alla variabilità individuale, sapendo valutare le circostanze specifiche e le preferenze del paziente, in relazione alla disponibilità di risorse, in riferimento alle migliori pratiche derivate dalla medicina basata sulle evidenze e, quando appropriato, dalla medicina di precisione con attenzione particolare agli aspetti relativi al sesso-genere;
- Utilizzare, in modo consapevole e costantemente aggiornato, le evidenze scientifiche e le tecnologie innovative, integrandole a favore del paziente, nella complessità dei processi di prevenzione, diagnosi e cura;
- Utilizzare strumenti che consentano un aggiornamento costante della pratica clinica che deve essere etica ed efficiente e condotta secondo i principi del lavoro di squadra e in collaborazione con i pazienti e le loro famiglie, altri professionisti della salute e la comunità;
- Progettare e condurre la propria formazione professionale continua, affinché la propria competenza rimanga allineata alla ricerca scientifica più recente,tenendo sempre conto delle differenze di sesso e genere, valutandone criticamente i risultati;
- Applicare i valori più alti della professionalità, aderendo pienamente ai principi etici della professione e osservando le regole del Codice Deontologico, avendo piena consapevolezza dei comportamenti e delle attitudini proprie del “saper essere” medico;
- Comprendere i bisogni di salute globale e di equità della comunità e della popolazione.
Allo scopo di poter svolgere la loro professione nella piena consapevolezza del loro ruolo, le laureate e i laureati nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia dovranno aver acquisito:
- Conoscenze e competenze essenziali nelle scienze di base, con particolare attenzione alla loro successiva applicazione professionale, comprendendone i metodi scientifici, i principi relativi alla misura delle funzioni biologiche, la valutazione delle evidenze scientifiche e l'analisi dei dati;
- Conoscenza e competenza riguardante la metodologia della ricerca in ambito biomedico, biotecnologico e clinico-specialistico, con particolare attenzione alla ricerca medica di tipo traslazionale, essendo in grado di svolgere ricerche su specifici argomenti, avendo la giusta mentalità di interpretazione critica del dato scientifico, con una buona conoscenza delle tecnologie digitali applicate alla medicina;
- Competenza nel rilevare e valutare criticamente i dati relativi allo stato di benessere, salute e di malattia del singolo individuo, da un punto di vista clinico, in una visione unitaria della persona estesa alla dimensione di genere, socioculturale e ambientale, sapendo interpretare i dati in relazione alle evidenze scientifiche, alla fisiopatologia e alle patologie di organo, di apparato, cellulari e molecolari;
- Competenze per affrontare e risolvere, in modo responsabile e autonomo, i principali problemi sanitari della persona dal punto di vista della promozione della salute, preventivo, diagnostico, prognostico, terapeutico e riabilitativo, sulla base di conoscenze approfondite cliniche e chirurgiche, unite ad abilità, esperienza e capacità di autovalutazione, sapendo applicare, in questi processi decisionali, anche i principi dell'economia sanitaria;
- Conoscenza dei processi morbosi e dei meccanismi che li provocano, anche al fine di impostare la prevenzione, la diagnosi e la terapia anche in un'ottica di genere;
- Competenza all'ascolto del paziente e dei suoi familiari, unita alla capacità di entrare in relazione e comunicare con loro in modo chiaro, umano ed empatico, essendo in grado di gestire una relazione terapeutica efficace che sia centrata sul paziente, sapendo suscitare l'adesione al trattamento (patient engagement) attraverso una partnership con il paziente e i suoi familiari; le laureate e i laureati saranno inoltre in grado di gestire efficacemente la comunicazione in situazioni difficili e di svolgere una efficace attività di counseling, educazione sanitaria e di promozione della salute e del benessere psico-fisico del paziente (comunicazione come tempo di cura);
- Capacità di collaborare in modo efficiente con le diverse figure professionali nelle diverse attività sanitarie di gruppo, attraverso un uso consapevole delle attività proprie delle “comunità di pratica”, con l'obiettivo che il “processo di cura” del paziente divenga quanto più efficace e completo;
- Capacità di riconoscere i problemi sanitari della comunità, con grande attenzione alla diversità e all'inclusione con attenzione particolare agli aspetti relativi al sesso-genere, essendo in grado di intervenire in modo competente, sapendo applicare i principi di “advocacy” per la salute, per la sanità e per la giustizia sociale, anche nei confronti degli eventi catastrofici;
- Capacità ad esercitare la propria professione, avendo sviluppato tecniche di pensiero riflessivo, anche nel dominio e nella conoscenza delle dimensioni storiche, epistemologiche, sociologiche, psicologiche ed etiche della medicina e di tutto quanto compreso nell'ambito delle “Medical Humanities” e della “Dignity in care”;
- Capacità di esercitare il giudizio critico sugli aspetti etici delle decisioni cliniche e sulla ricerca.
Gli Obiettivi formativi specifici sopra descritti (o i risultati di apprendimento attesi), riportati per il Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, sono definiti sulla base delle indicazioni della World Federation of Medical Education (WFME) nelle edizioni 2007, 2015, 2020, e da The TUNING Project (Medicine) Learning Outcomes/Competences for Undergraduate Medical Education in Europe secondo i descrittori europei (5 descrittori di Dublino).
Sono inoltre stati seguiti i suggerimenti della International Association for Health Professions Education (AMEE).
Gli Obiettivi Formativi sopra descritti sono inoltre allineati con gli obiettivi formativi specifici previsti dal DM 1649 del 19/12/2023 (https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/decreto-ministeriale-n-1649-del-19-12-2023) e sono inoltre coerenti con quanto indicato dal core curriculum per la Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia proposto dalla Conferenza Permanente dei Presidenti dei CLM italiani in Medicina e Chirurgia (http://presidenti-medicina.it/).
Gli obiettivi sono inoltre coerenti con quanto indicato dal Core Curriculum per la Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia proposto dalla Conferenza Permanente dei Presidenti dei Corso di Laurea Magistrale di Medicina e Chirurgia italiani (http://presidenti-medicina.it/).
Descrizione del Percorso Formativo
In conformità alle Direttive Europee vigenti, la durata del corso per il conseguimento della laurea magistrale in Medicina e Chirurgia è di 6 anni, consistenti in almeno 5500 ore di insegnamento teorico e pratico svolte presso o sotto la supervisione dell'Ateneo. Il corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia prevede 360 Crediti Formativi Universitari (CFU) complessivi, articolati su sei anni di corso. Fra questi, sono previsti almeno 60 CFU da acquisire in attività formative pratiche volte alla maturazione di specifiche capacità professionali (CFU professionalizzanti). Il corso è organizzato in 12 semestri e non più di 36 corsi integrati; a questi sono assegnati CFU negli specifici settori scientifico-disciplinari dai regolamenti didattici di Ateneo, in osservanza a quanto previsto nella tabella ministeriale delle attività formative indispensabili (Decreto Ministeriale n. 1649 del 19-12-2023 - allegato.pdf (mur.gov.it)).
Nell'ambito dei CFU da conseguire nell'intero percorso formativo e destinati alla sopra descritta attività formativa professionalizzante, 15 CFU devono essere destinati allo svolgimento del tirocinio trimestrale pratico-valutativo interno al Corso di studi di cui all'articolo 3 del decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca 9 maggio 2018, n. 58 e s.m.i., finalizzato al conseguimento dell'abilitazione professionale (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/06/01/18G00082/sg).
Il suddetto tirocinio si svolge per un numero di ore corrispondenti ad almeno 5 CFU per ciascuna mensilità e si articola nei seguenti periodi, anche non consecutivi: un mese in Area Chirurgica; un mese in Area Medica durante il quinto e/o sesto anno di corso; un mese da svolgersi, non prima del sesto anno, nell'ambito della Medicina Generale. I mesi di frequenza non possono essere sovrapposti fra loro e possono essere svolti solo dopo aver superato tutti gli esami fino al 4 anno compreso.
Ad ogni singolo CFU riservato al tirocinio pratico-valutativo, devono corrispondere almeno 20 ore di attività didattica di tipo professionalizzante e non oltre 5 ore di studio individuale.
Ai sensi dell'art. 102, comma 1, del decreto-legge n. 18/2020 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/03/17/20G00034/sg), la prova finale del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio della professione di Medico Chirurgo previo superamento del tirocinio pratico-valutativo.
Ad ogni CFU delle attività formative di base, caratterizzanti, affini e integrative e a scelta dello studente deve corrispondere un impegno studente di 25 ore, di cui di norma fino a 12,5 ore di attività didattica in presenza o sotto il controllo di un docente (lezione frontale, a piccoli gruppi, autovalutazione assistita, discussione di casi clinici e altre tipologie didattiche, in presenza ed all'interno della struttura didattica). La loro articolazione sarà definita nel regolamento didattico ed indicata nelle schede di insegnamento (Syllabus).
In considerazione del fatto che i CFU professionalizzanti sono ad elevato contenuto sperimentale e pratico, ad ogni singolo CFU di questa tipologia devono corrispondere 25 ore di attività didattica professionalizzante con guida del docente/tutor su piccoli gruppi, all'interno della struttura didattica e/o del territorio; ad ogni singolo CFU per la elaborazione della tesi di laurea devono corrispondere 25 ore di attività all'interno della struttura didattica.
Ai sensi del comma 6 dell'articolo 3 del DM 1649 del 19-12-2023, il corso assicura agli studenti il pieno accesso alle attività formative di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, riservando alle attività ivi previste un numero di crediti complessivi non inferiore a 30, dei quali non meno di 8 alle attività di cui alla lettera a) e non meno di 12 alle attività di cui alla lettera b) .
Il Corso di Laurea Magistrale prevede 8 crediti per attività ad autonoma scelta degli studenti.
Inoltre, prevede l'acquisizione di crediti relativi ad attività di tirocinio (previsti dalla Classe per le attività formative professionalizzanti) svolti dello studente con la guida di un docente/tutor in ambito medico, chirurgico e di servizi (secondo un calendario scelto dallo studente) come indicato dal regolamento del Corso di Laurea.
Alcuni crediti F sono stati caratterizzati strutturandoli con tematiche che completano la visione olistica del corso nell'ambito delle Cure Palliative, Terapia del Dolore, Medical Humanities e Comunicazione Medico- Paziente.
La loro attivazione rappresenta un momento importante nella formazione e aggiornamento degli studenti, per poter raggiungere una migliore autoconsapevolezza del proprio futuro professionale e per essere facilitati in una scelta ragionata e convinta del loro percorso post-laurea.
Descrizione dei principali metodi didattici utilizzati dal Corso di Laurea
Il metodo didattico adottato prevede l'integrazione orizzontale (tra discipline diverse nello stesso semestre o anno) e verticale (per argomenti analoghi o complementari lungo più anni di corso) dei saperi, un metodo di insegnamento basato su una solida base culturale e metodologica conseguita nello studio delle discipline pre-cliniche e in seguito su quelle cliniche, prevalentemente centrato sulla capacità di risolvere problemi e prendere decisioni, sul contatto precoce con il paziente, sull' acquisizione di una buona identità professionale e di competenze che comprendano, nell'ambito dei problemi clinici di più frequente riscontro e delle principali urgenze, sia un'ottima abilità clinica sia ottime capacità di rapporto umano con il paziente divenendo capace di “prendersene cura”.
E' stata quindi pianificata un'organizzazione didattica fortemente integrata, con l'intenzione di promuovere negli studenti la capacità di acquisire conoscenze non in modo frammentario bensì integrato, e di mantenerle vive non solo a breve ma anche a più lungo termine. Gli studenti potranno acquisire tutte le conoscenze e competenze professionali di base nel campo della medicina interna e delle medicine specialistiche, della chirurgia generale e delle chirurgie specialistiche, nonché della medicina del territorio, con la capacità di rilevare e valutare criticamente da un punto di vista clinico, ed in una visione unitaria, estesa anche alla dimensione socioculturale, i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo.
Anche per quanto riguarda il “practice-based learning”, in una visione proiettata verso il futuro, sono previsti: 1) una integrazione con il contesto clinico sempre maggiore, dal primo a sesto anno di corso; 2) una responsabilizzazione ben definita e crescente degli studenti all'interno del processo di cura, nel corso del loro percorso formativo; 3) una sempre maggiore considerazione della collaborazione degli studenti all'interno del Sistema Sanitario Nazionale; 4) un legame che sia sempre più evidente e importante tra “medical education” e “healthcare delivery”.
L'organizzazione generale del corso comprende due percorsi verticali, che si intersecano e si integrano tra loro:
- Un primo percorso verticale (primo-sesto anno di corso) di tipo “biomedico”, organizzato con lo schema dei “triangoli inversi” per quanto riguarda l'organizzazione delle attività formative di base, precliniche e cliniche e con inizio delle attività cliniche già dal primo anno di corso (“early clinical contact”) anche con possibilità di approfondimento riguardo i temi delle Cure Palliative e Terapia del Dolore;
- Un secondo percorso verticale (primo-sesto anno di corso) di tipo “psico-sociale”, dedicato alle metodologie medico e psicologiche scientifiche ed alle Medical Humanities, con particolare riferimento ad argomenti di bioetica, logica e filosofia della scienza, psicologia medica e clinica, medicina legale, epidemiologia, igiene generale e medicina del lavoro, il rapporto e la comunicazione medico paziente (“Dignity in Care”) e i rapporti intraprofessionali nel complesso processo di cura, gli argomenti riguardanti i temi della salute aggiornati secondo l'approccio sesso-genere e biopsicosociale, all'invecchiamento, cronicità e multimorbidità, allo stato sociale, economico e al rapporto con l'ambiente, alla diversità e alla disabilità, ai soggetti fragili, all'approccio clinico della medicina narrativa, quelli riguardanti diversi argomenti di psicologia, la sociologia della salute, con possibilità di approfondimento in ambito riguardo i temi dell'economia e del management sanitario; altri argomenti che, nel loro insieme e correlati con quanto previsto nel percorso “biomedico”, concorrono quindi allo sviluppo dell'identità professionale degli studenti; questi due percorsi verticali sono tra loro strettamente legati.
I crediti professionalizzanti e le attività formative pratiche assicurano l'acquisizione di una serie di competenze e abilità irrinunciabili, collegate al “saper fare” e al “saper essere” medico, identificate dal “core curriculum”.
Nel progetto didattico del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia viene quindi proposto il giusto equilibrio d'integrazione verticale e orizzontale tra:
a) Le scienze precliniche di base, che debbono essere ampie e prevedere la conoscenza della biologia evoluzionistica, della biochimica e biologia molecolare e della genetica nonché della complessità biologica finalizzata alla conoscenza della struttura e funzione dell'organismo umano in condizioni normali, ai fini del mantenimento delle condizioni di salute ed alla corretta applicazione della ricerca scientifica traslazionale;
b) La conoscenza dei processi morbosi e dei meccanismi che li provocano, anche al fine di impostare la prevenzione, la diagnosi e la terapia;
c) La pratica medica clinica e le sue basi metodologiche, attraverso un ampio utilizzo della didattica di tipo tutoriale, capace di acquisire le competenze professionali utili a saper gestire la complessità della medicina, costruendo la propria identità professionale;
d) Le Medical Humanities, che debbono costituire un bagaglio utile a raggiungere la consapevolezza dell'essere medico e dei valori profondi della professionalità del medico, in rapporto con quelli del paziente e della società;
e) L'acquisizione della metodologia scientifica, tecnologica, medica, clinica e professionale rivolta ai problemi di salute del singolo e della comunità, con la doverosa attenzione alle differenze di popolazione e di sesso/genere.
Le caratteristiche peculiari del programma educativo legate ad una corretta gestione del corso di studi, in una visione proiettata nel futuro, prevedono: 1) l'adeguamento del curriculum in modo che sia sempre più orientato alle necessità del mondo reale e non rappresenti solo una eccellenza isolata dal contesto sociale; 2) la presenza di un curriculum sempre più flessibile alle necessità degli studenti; 3) la creazione di forti basi motivazionali che rendano sempre più usuale la collaborazione interpersonale fra studenti.
Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia (Classe delle lauree in Medicina e Chirurgia, LM-41, allegato al DM n.1649 del 19-12-2023) ha l'obiettivo di formare medici, dotati delle basi scientifiche, della preparazione teorica e pratica e delle competenze professionali necessarie all'esercizio della professione di medico chirurgo, essendo in grado di svolgere la loro attività con responsabilità nei vari ruoli ed ambiti professionali.
La missione specifica del corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia è di tipo biomedico-psicosociale e finalizzata al reale sviluppo della competenza professionale e dei valori della professionalità medica. Essa è fondata sull'importanza dell'integrazione del paradigma biomedico del curare la malattia con il paradigma psicosociale del prendersi cura dell'essere umano nel meta paradigma della complessità della cura.
Le laureate e i laureati magistrali nei corsi della classe, tenendo presenti gli standard internazionali sulla formazione medica e quanto previsto dagli obiettivi formativi qualificanti della Classe delle lauree in Medicina e Chirurgia, devono essere in grado di:
- Fornire assistenza, in collaborazione con il paziente e nel rispetto dei valori fondamentali della professione, sapendo applicare correttamente le conoscenze mediche, le abilità e le competenze cliniche in autonomia;
- Assumere decisioni cliniche ed eseguire interventi di prevenzione, diagnostici e terapeutici all'interno del proprio ambito di pratica e nella consapevolezza dei limiti della propria competenza, essendo in grado di raccogliere, interpretare e valutare in modo critico le informazioni e i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo, anche in relazione alle caratteristiche dell'ambiente in cui vive;
- Elaborare un corretto processo decisionale, in relazione alla variabilità individuale, sapendo valutare le circostanze specifiche e le preferenze del paziente, in relazione alla disponibilità di risorse, in riferimento alle migliori pratiche derivate dalla medicina basata sulle evidenze e, quando appropriato, dalla medicina di precisione con attenzione particolare agli aspetti relativi al sesso-genere;
- Utilizzare, in modo consapevole e costantemente aggiornato, le evidenze scientifiche e le tecnologie innovative, integrandole a favore del paziente, nella complessità dei processi di prevenzione, diagnosi e cura;
- Utilizzare strumenti che consentano un aggiornamento costante della pratica clinica che deve essere etica ed efficiente e condotta secondo i principi del lavoro di squadra e in collaborazione con i pazienti e le loro famiglie, altri professionisti della salute e la comunità;
- Progettare e condurre la propria formazione professionale continua, affinché la propria competenza rimanga allineata alla ricerca scientifica più recente,tenendo sempre conto delle differenze di sesso e genere, valutandone criticamente i risultati;
- Applicare i valori più alti della professionalità, aderendo pienamente ai principi etici della professione e osservando le regole del Codice Deontologico, avendo piena consapevolezza dei comportamenti e delle attitudini proprie del “saper essere” medico;
- Comprendere i bisogni di salute globale e di equità della comunità e della popolazione.
Allo scopo di poter svolgere la loro professione nella piena consapevolezza del loro ruolo, le laureate e i laureati nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia dovranno aver acquisito:
- Conoscenze e competenze essenziali nelle scienze di base, con particolare attenzione alla loro successiva applicazione professionale, comprendendone i metodi scientifici, i principi relativi alla misura delle funzioni biologiche, la valutazione delle evidenze scientifiche e l'analisi dei dati;
- Conoscenza e competenza riguardante la metodologia della ricerca in ambito biomedico, biotecnologico e clinico-specialistico, con particolare attenzione alla ricerca medica di tipo traslazionale, essendo in grado di svolgere ricerche su specifici argomenti, avendo la giusta mentalità di interpretazione critica del dato scientifico, con una buona conoscenza delle tecnologie digitali applicate alla medicina;
- Competenza nel rilevare e valutare criticamente i dati relativi allo stato di benessere, salute e di malattia del singolo individuo, da un punto di vista clinico, in una visione unitaria della persona estesa alla dimensione di genere, socioculturale e ambientale, sapendo interpretare i dati in relazione alle evidenze scientifiche, alla fisiopatologia e alle patologie di organo, di apparato, cellulari e molecolari;
- Competenze per affrontare e risolvere, in modo responsabile e autonomo, i principali problemi sanitari della persona dal punto di vista della promozione della salute, preventivo, diagnostico, prognostico, terapeutico e riabilitativo, sulla base di conoscenze approfondite cliniche e chirurgiche, unite ad abilità, esperienza e capacità di autovalutazione, sapendo applicare, in questi processi decisionali, anche i principi dell'economia sanitaria;
- Conoscenza dei processi morbosi e dei meccanismi che li provocano, anche al fine di impostare la prevenzione, la diagnosi e la terapia anche in un'ottica di genere;
- Competenza all'ascolto del paziente e dei suoi familiari, unita alla capacità di entrare in relazione e comunicare con loro in modo chiaro, umano ed empatico, essendo in grado di gestire una relazione terapeutica efficace che sia centrata sul paziente, sapendo suscitare l'adesione al trattamento (patient engagement) attraverso una partnership con il paziente e i suoi familiari; le laureate e i laureati saranno inoltre in grado di gestire efficacemente la comunicazione in situazioni difficili e di svolgere una efficace attività di counseling, educazione sanitaria e di promozione della salute e del benessere psico-fisico del paziente (comunicazione come tempo di cura);
- Capacità di collaborare in modo efficiente con le diverse figure professionali nelle diverse attività sanitarie di gruppo, attraverso un uso consapevole delle attività proprie delle “comunità di pratica”, con l'obiettivo che il “processo di cura” del paziente divenga quanto più efficace e completo;
- Capacità di riconoscere i problemi sanitari della comunità, con grande attenzione alla diversità e all'inclusione con attenzione particolare agli aspetti relativi al sesso-genere, essendo in grado di intervenire in modo competente, sapendo applicare i principi di “advocacy” per la salute, per la sanità e per la giustizia sociale, anche nei confronti degli eventi catastrofici;
- Capacità ad esercitare la propria professione, avendo sviluppato tecniche di pensiero riflessivo, anche nel dominio e nella conoscenza delle dimensioni storiche, epistemologiche, sociologiche, psicologiche ed etiche della medicina e di tutto quanto compreso nell'ambito delle “Medical Humanities” e della “Dignity in care”;
- Capacità di esercitare il giudizio critico sugli aspetti etici delle decisioni cliniche e sulla ricerca.
Gli Obiettivi formativi specifici sopra descritti (o i risultati di apprendimento attesi), riportati per il Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, sono definiti sulla base delle indicazioni della World Federation of Medical Education (WFME) nelle edizioni 2007, 2015, 2020, e da The TUNING Project (Medicine) Learning Outcomes/Competences for Undergraduate Medical Education in Europe secondo i descrittori europei (5 descrittori di Dublino).
Sono inoltre stati seguiti i suggerimenti della International Association for Health Professions Education (AMEE).
Gli Obiettivi Formativi sopra descritti sono inoltre allineati con gli obiettivi formativi specifici previsti dal DM 1649 del 19/12/2023 (https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/decreto-ministeriale-n-1649-del-19-12-2023) e sono inoltre coerenti con quanto indicato dal core curriculum per la Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia proposto dalla Conferenza Permanente dei Presidenti dei CLM italiani in Medicina e Chirurgia (http://presidenti-medicina.it/).
Gli obiettivi sono inoltre coerenti con quanto indicato dal Core Curriculum per la Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia proposto dalla Conferenza Permanente dei Presidenti dei Corso di Laurea Magistrale di Medicina e Chirurgia italiani (http://presidenti-medicina.it/).
Descrizione del Percorso Formativo
In conformità alle Direttive Europee vigenti, la durata del corso per il conseguimento della laurea magistrale in Medicina e Chirurgia è di 6 anni, consistenti in almeno 5500 ore di insegnamento teorico e pratico svolte presso o sotto la supervisione dell'Ateneo. Il corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia prevede 360 Crediti Formativi Universitari (CFU) complessivi, articolati su sei anni di corso. Fra questi, sono previsti almeno 60 CFU da acquisire in attività formative pratiche volte alla maturazione di specifiche capacità professionali (CFU professionalizzanti). Il corso è organizzato in 12 semestri e non più di 36 corsi integrati; a questi sono assegnati CFU negli specifici settori scientifico-disciplinari dai regolamenti didattici di Ateneo, in osservanza a quanto previsto nella tabella ministeriale delle attività formative indispensabili (Decreto Ministeriale n. 1649 del 19-12-2023 - allegato.pdf (mur.gov.it)).
Nell'ambito dei CFU da conseguire nell'intero percorso formativo e destinati alla sopra descritta attività formativa professionalizzante, 15 CFU devono essere destinati allo svolgimento del tirocinio trimestrale pratico-valutativo interno al Corso di studi di cui all'articolo 3 del decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca 9 maggio 2018, n. 58 e s.m.i., finalizzato al conseguimento dell'abilitazione professionale (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/06/01/18G00082/sg).
Il suddetto tirocinio si svolge per un numero di ore corrispondenti ad almeno 5 CFU per ciascuna mensilità e si articola nei seguenti periodi, anche non consecutivi: un mese in Area Chirurgica; un mese in Area Medica durante il quinto e/o sesto anno di corso; un mese da svolgersi, non prima del sesto anno, nell'ambito della Medicina Generale. I mesi di frequenza non possono essere sovrapposti fra loro e possono essere svolti solo dopo aver superato tutti gli esami fino al 4 anno compreso.
Ad ogni singolo CFU riservato al tirocinio pratico-valutativo, devono corrispondere almeno 20 ore di attività didattica di tipo professionalizzante e non oltre 5 ore di studio individuale.
Ai sensi dell'art. 102, comma 1, del decreto-legge n. 18/2020 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/03/17/20G00034/sg), la prova finale del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio della professione di Medico Chirurgo previo superamento del tirocinio pratico-valutativo.
Ad ogni CFU delle attività formative di base, caratterizzanti, affini e integrative e a scelta dello studente deve corrispondere un impegno studente di 25 ore, di cui di norma fino a 12,5 ore di attività didattica in presenza o sotto il controllo di un docente (lezione frontale, a piccoli gruppi, autovalutazione assistita, discussione di casi clinici e altre tipologie didattiche, in presenza ed all'interno della struttura didattica). La loro articolazione sarà definita nel regolamento didattico ed indicata nelle schede di insegnamento (Syllabus).
In considerazione del fatto che i CFU professionalizzanti sono ad elevato contenuto sperimentale e pratico, ad ogni singolo CFU di questa tipologia devono corrispondere 25 ore di attività didattica professionalizzante con guida del docente/tutor su piccoli gruppi, all'interno della struttura didattica e/o del territorio; ad ogni singolo CFU per la elaborazione della tesi di laurea devono corrispondere 25 ore di attività all'interno della struttura didattica.
Ai sensi del comma 6 dell'articolo 3 del DM 1649 del 19-12-2023, il corso assicura agli studenti il pieno accesso alle attività formative di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, riservando alle attività ivi previste un numero di crediti complessivi non inferiore a 30, dei quali non meno di 8 alle attività di cui alla lettera a) e non meno di 12 alle attività di cui alla lettera b) .
Il Corso di Laurea Magistrale prevede 8 crediti per attività ad autonoma scelta degli studenti.
Inoltre, prevede l'acquisizione di crediti relativi ad attività di tirocinio (previsti dalla Classe per le attività formative professionalizzanti) svolti dello studente con la guida di un docente/tutor in ambito medico, chirurgico e di servizi (secondo un calendario scelto dallo studente) come indicato dal regolamento del Corso di Laurea.
Alcuni crediti F sono stati caratterizzati strutturandoli con tematiche che completano la visione olistica del corso nell'ambito delle Cure Palliative, Terapia del Dolore, Medical Humanities e Comunicazione Medico- Paziente.
La loro attivazione rappresenta un momento importante nella formazione e aggiornamento degli studenti, per poter raggiungere una migliore autoconsapevolezza del proprio futuro professionale e per essere facilitati in una scelta ragionata e convinta del loro percorso post-laurea.
Descrizione dei principali metodi didattici utilizzati dal Corso di Laurea
Il metodo didattico adottato prevede l'integrazione orizzontale (tra discipline diverse nello stesso semestre o anno) e verticale (per argomenti analoghi o complementari lungo più anni di corso) dei saperi, un metodo di insegnamento basato su una solida base culturale e metodologica conseguita nello studio delle discipline pre-cliniche e in seguito su quelle cliniche, prevalentemente centrato sulla capacità di risolvere problemi e prendere decisioni, sul contatto precoce con il paziente, sull' acquisizione di una buona identità professionale e di competenze che comprendano, nell'ambito dei problemi clinici di più frequente riscontro e delle principali urgenze, sia un'ottima abilità clinica sia ottime capacità di rapporto umano con il paziente divenendo capace di “prendersene cura”.
E' stata quindi pianificata un'organizzazione didattica fortemente integrata, con l'intenzione di promuovere negli studenti la capacità di acquisire conoscenze non in modo frammentario bensì integrato, e di mantenerle vive non solo a breve ma anche a più lungo termine. Gli studenti potranno acquisire tutte le conoscenze e competenze professionali di base nel campo della medicina interna e delle medicine specialistiche, della chirurgia generale e delle chirurgie specialistiche, nonché della medicina del territorio, con la capacità di rilevare e valutare criticamente da un punto di vista clinico, ed in una visione unitaria, estesa anche alla dimensione socioculturale, i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo.
Anche per quanto riguarda il “practice-based learning”, in una visione proiettata verso il futuro, sono previsti: 1) una integrazione con il contesto clinico sempre maggiore, dal primo a sesto anno di corso; 2) una responsabilizzazione ben definita e crescente degli studenti all'interno del processo di cura, nel corso del loro percorso formativo; 3) una sempre maggiore considerazione della collaborazione degli studenti all'interno del Sistema Sanitario Nazionale; 4) un legame che sia sempre più evidente e importante tra “medical education” e “healthcare delivery”.
L'organizzazione generale del corso comprende due percorsi verticali, che si intersecano e si integrano tra loro:
- Un primo percorso verticale (primo-sesto anno di corso) di tipo “biomedico”, organizzato con lo schema dei “triangoli inversi” per quanto riguarda l'organizzazione delle attività formative di base, precliniche e cliniche e con inizio delle attività cliniche già dal primo anno di corso (“early clinical contact”) anche con possibilità di approfondimento riguardo i temi delle Cure Palliative e Terapia del Dolore;
- Un secondo percorso verticale (primo-sesto anno di corso) di tipo “psico-sociale”, dedicato alle metodologie medico e psicologiche scientifiche ed alle Medical Humanities, con particolare riferimento ad argomenti di bioetica, logica e filosofia della scienza, psicologia medica e clinica, medicina legale, epidemiologia, igiene generale e medicina del lavoro, il rapporto e la comunicazione medico paziente (“Dignity in Care”) e i rapporti intraprofessionali nel complesso processo di cura, gli argomenti riguardanti i temi della salute aggiornati secondo l'approccio sesso-genere e biopsicosociale, all'invecchiamento, cronicità e multimorbidità, allo stato sociale, economico e al rapporto con l'ambiente, alla diversità e alla disabilità, ai soggetti fragili, all'approccio clinico della medicina narrativa, quelli riguardanti diversi argomenti di psicologia, la sociologia della salute, con possibilità di approfondimento in ambito riguardo i temi dell'economia e del management sanitario; altri argomenti che, nel loro insieme e correlati con quanto previsto nel percorso “biomedico”, concorrono quindi allo sviluppo dell'identità professionale degli studenti; questi due percorsi verticali sono tra loro strettamente legati.
I crediti professionalizzanti e le attività formative pratiche assicurano l'acquisizione di una serie di competenze e abilità irrinunciabili, collegate al “saper fare” e al “saper essere” medico, identificate dal “core curriculum”.
Nel progetto didattico del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia viene quindi proposto il giusto equilibrio d'integrazione verticale e orizzontale tra:
a) Le scienze precliniche di base, che debbono essere ampie e prevedere la conoscenza della biologia evoluzionistica, della biochimica e biologia molecolare e della genetica nonché della complessità biologica finalizzata alla conoscenza della struttura e funzione dell'organismo umano in condizioni normali, ai fini del mantenimento delle condizioni di salute ed alla corretta applicazione della ricerca scientifica traslazionale;
b) La conoscenza dei processi morbosi e dei meccanismi che li provocano, anche al fine di impostare la prevenzione, la diagnosi e la terapia;
c) La pratica medica clinica e le sue basi metodologiche, attraverso un ampio utilizzo della didattica di tipo tutoriale, capace di acquisire le competenze professionali utili a saper gestire la complessità della medicina, costruendo la propria identità professionale;
d) Le Medical Humanities, che debbono costituire un bagaglio utile a raggiungere la consapevolezza dell'essere medico e dei valori profondi della professionalità del medico, in rapporto con quelli del paziente e della società;
e) L'acquisizione della metodologia scientifica, tecnologica, medica, clinica e professionale rivolta ai problemi di salute del singolo e della comunità, con la doverosa attenzione alle differenze di popolazione e di sesso/genere.
Le caratteristiche peculiari del programma educativo legate ad una corretta gestione del corso di studi, in una visione proiettata nel futuro, prevedono: 1) l'adeguamento del curriculum in modo che sia sempre più orientato alle necessità del mondo reale e non rappresenti solo una eccellenza isolata dal contesto sociale; 2) la presenza di un curriculum sempre più flessibile alle necessità degli studenti; 3) la creazione di forti basi motivazionali che rendano sempre più usuale la collaborazione interpersonale fra studenti.
Conoscenze e capacità di comprensione
I laureati devono avere conoscenze e capacità di comprensione tali da saper descrivere e correlare fra di loro gli aspetti fondamentali della struttura bio-molecolare, macro e microscopica, delle funzioni e dei processi patologici, nonché dei principali quadri di malattia dell'essere umano e dei relativi principi di terapia. Devono dimostrare comprensione dei principi e capacità di argomentazione quanto alla natura sociale ed economica, nonché ai fondamenti etici, dell'agire umano e professionale in relazione ai temi della salute e della malattia con la doverosa attenzione al sesso/genere.
Le laureate e i laureati considerando con attenzione le differenze di sesso/genere e di popolazione sapranno:
1) correlare la struttura e la funzionalità normale dell'organismo, interpretando le anomalie morfo-funzionali che si riscontrano nelle varie patologie;
2) spiegare i principi e i metodi della medicina basata sull'evidenza, nonché gli elementi chiave delle scienze biomediche e cliniche sia nel processo diagnostico che nel trattamento dei pazienti;
3) individuare i determinanti e i principali fattori di rischio della salute e della malattia e dell'interazione tra l'essere umano ed il suo ambiente fisico e sociale, con attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione
4) descrivere i fondamentali meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi dell'organismo, sapendo descrivere il ciclo vitale dell'essere umano e gli effetti della crescita, dello sviluppo e dell'invecchiamento sull'individuo, sulla famiglia e sulla comunità, con attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione;
5) illustrare l'origine e la storia naturale delle malattie acute e croniche, avendo le conoscenze essenziali relative alla patologia, alla fisiopatologia, all'epidemiologia, in relazione anche alle differenze di sesso/genere esistenti;
6) descrivere e interpretare gli elementi fondanti del ragionamento clinico, allo scopo di elaborare un corretto processo decisionale, dopo aver raccolto, interpretato e valutato criticamente le informazioni sullo stato di salute e di malattia del singolo individuo, anche in relazione all'ambiente in cui vive;
7) interpretare i bisogni globali dei pazienti in ottica bio-psico-sociale in qualsiasi fase del percorso di una malattia. Saper discutere i problemi clinici e affrontare l'iter diagnostico terapeutico considerando la centralità del paziente e la conoscenza della terapia del dolore, anche in considerazione della medicina basata sull'evidenza e della medicina di precisione;
8) correlare i principi dell'azione dei farmaci con le loro indicazioni, ponendo attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione, e descrivere i principali interventi di diagnostica strumentale, terapeutici chirurgici e fisici, psicologici, sociali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione, nella prevenzione e nelle cure di fine vita;
9) comprendere i principali strumenti informatici e digitali e della comunicazione telematica;
10) conoscere e saper implementare le tecniche e i protocolli di comunicazione appropriati all'interazione medico-paziente;
11) discutere gli elementi essenziali della professionalità, compresi i principi morali ed etici e le responsabilità legali che sono alla base della professione, sapendo descrivere i valori, le norme, i ruoli e le responsabilità della professione. Descrivere gli aspetti che influenzano il benessere di un professionista, compresi i fattori ambientali, emotivi e fisici e come prevenire il burnout;
12) descrivere i principi etici e legali di base che regolano la pratica della medicina;
13) descrivere i concetti essenziali della sanità pubblica, tra cui la prevenzione delle malattie e la promozione della salute, il ruolo e le responsabilità degli operatori sanitari. Tali conoscenze saranno correlate allo stato della salute internazionale, conoscendo i principi della “disaster preparedness” nei confronti degli eventi catastrofici;
14) descrivere le istituzioni e le organizzazioni locali, regionali, nazionali e internazionali, nonché i sistemi di sanità pubblica e le politiche sanitarie, in relazione alla promozione della salute e alla prevenzione delle malattie;
15) descrivere principi e scopi della moderna strumentazione biomedica e gli impianti finalizzati alla diagnosi e alla cura del paziente;
16) Adeguare il proprio comportamento ai principi morali ed etici ed alle responsabilità alla base della professione medica.
Raggiungimento degli obiettivi formativi
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative precliniche di base, caratterizzanti e affini, e cliniche organizzate in 'corsi integrati specifici', tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi con riferimento al core curriculum nazionale.
Conoscenza e comprensione nelle discipline precliniche sono sempre fortemente orientate alla loro applicazione nelle discipline cliniche. Il raggiungimento dei risultati di apprendimento prefissati per ogni insegnamento viene verificato mediante prove scritte strutturate, colloqui orali e prove pratiche coerentemente con il risultato di apprendimento atteso.
Metodi didattici utilizzati
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari e didattica assistita con tutor e supporti informatici interattivi. Le metodologie didattiche utilizzate sono quelle del ‘problem-based learning', del ‘clinical teaching'.
Vengono utilizzati la metodologia dei “focus group” con prove di autovalutazione in grado di migliorare l'engagement degli studenti, a volte vengono utilizzati i risponditori d'aula, così come sono utilizzate le applicazioni cliniche nelle lezioni delle scienze precliniche di base.
Per la parte pratica professionalizzante la gestione avviene a piccoli gruppi con l'aiuto di tutor didattici, tutor clinici e supporti alla didattica. La metodologia utilizzata va dal ‘peer teaching' da parte di studenti senior, al ‘team-based learning', e ‘brainstorming'.
Particolare attenzione viene data anche ai temi della ricerca scientifica, incoraggiando:
1) l'adesione ad eventuali percorsi di eccellenza organizzati dal Corso di Studi (percorso accademico di ottimo livello a connotazione internazionale (es. “Ferrara School of Medicine');
2) la partecipazione a programmi di ricerca nel periodo di internato ai fini della preparazione della tesi di laurea.
Infine, grande importanza viene data alle Medical Humanities attraverso la presenza di corsi integrati e moduli verticali dedicati alla metodologia medico-scientifica, al rapporto medico paziente e ai problemi eticamente sensibili, che accompagnano gli studenti dal primo all'ultimo anno di corso.
Grande attenzione viene data all'aggiornamento metodologico della maggior parte degli insegnamenti che tengono conto delle differenze di sesso e genere.
Completano la visione olistica l'insegnamento delle cure palliative e della terapia del dolore.
Per questo livello di Dublino sarà importante soprattutto l'acquisizione dei presupposti teorici e conoscitivi di base.
Valutazioni certificative e formative in itinere
Nei corsi integrati, sono previste valutazioni certificative, e verifiche formative in itinere strutturate come prove di autovalutazione.
L'avvenuta acquisizione degli obiettivi formativi (livelli di competenza raggiunti) avviene attraverso prove di valutazione certificativa che siano riproducibili (prove scritte MCQ), basate su elementi oggettivi, non influenzate da fattori estranei (affidabilità) e leali (rispettose del patto formativo tra docente e discente), utilizzando metodologie valide e allineate alla dimensione da verificare sia in termini di conoscenze che di abilità e competenze.
Le prove d'esame sono articolate in esami scritti e a volte orali per verificare le competenze acquisite dallo studente.
Per quanto riguarda il descrittore “conoscenza e capacità di comprensione”, gli strumenti di verifica utilizzati sono rappresentati da:
1) esame scritto con domande a scelta multipla (MCQ), esame scritto con domande a risposte brevi (casi clinici);
2) prove scritte di ragionamento clinico diagnostico mediante l'uso di scenari clinici;
Le verifiche formative in itinere sono rappresentate da prove di autovalutazione ed eventuali feedback dei docenti tutor nel corso delle attività cliniche.
La verifica delle abilità e competenze acquisite durante i tirocini valutativi professionalizzanti previsti dal percorso formativo viene effettuata mediante un Diario (logbook) che descrive le prove pratiche effettuate dallo studente durante i TPV.
Le laureate e i laureati considerando con attenzione le differenze di sesso/genere e di popolazione sapranno:
1) correlare la struttura e la funzionalità normale dell'organismo, interpretando le anomalie morfo-funzionali che si riscontrano nelle varie patologie;
2) spiegare i principi e i metodi della medicina basata sull'evidenza, nonché gli elementi chiave delle scienze biomediche e cliniche sia nel processo diagnostico che nel trattamento dei pazienti;
3) individuare i determinanti e i principali fattori di rischio della salute e della malattia e dell'interazione tra l'essere umano ed il suo ambiente fisico e sociale, con attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione
4) descrivere i fondamentali meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi dell'organismo, sapendo descrivere il ciclo vitale dell'essere umano e gli effetti della crescita, dello sviluppo e dell'invecchiamento sull'individuo, sulla famiglia e sulla comunità, con attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione;
5) illustrare l'origine e la storia naturale delle malattie acute e croniche, avendo le conoscenze essenziali relative alla patologia, alla fisiopatologia, all'epidemiologia, in relazione anche alle differenze di sesso/genere esistenti;
6) descrivere e interpretare gli elementi fondanti del ragionamento clinico, allo scopo di elaborare un corretto processo decisionale, dopo aver raccolto, interpretato e valutato criticamente le informazioni sullo stato di salute e di malattia del singolo individuo, anche in relazione all'ambiente in cui vive;
7) interpretare i bisogni globali dei pazienti in ottica bio-psico-sociale in qualsiasi fase del percorso di una malattia. Saper discutere i problemi clinici e affrontare l'iter diagnostico terapeutico considerando la centralità del paziente e la conoscenza della terapia del dolore, anche in considerazione della medicina basata sull'evidenza e della medicina di precisione;
8) correlare i principi dell'azione dei farmaci con le loro indicazioni, ponendo attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione, e descrivere i principali interventi di diagnostica strumentale, terapeutici chirurgici e fisici, psicologici, sociali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione, nella prevenzione e nelle cure di fine vita;
9) comprendere i principali strumenti informatici e digitali e della comunicazione telematica;
10) conoscere e saper implementare le tecniche e i protocolli di comunicazione appropriati all'interazione medico-paziente;
11) discutere gli elementi essenziali della professionalità, compresi i principi morali ed etici e le responsabilità legali che sono alla base della professione, sapendo descrivere i valori, le norme, i ruoli e le responsabilità della professione. Descrivere gli aspetti che influenzano il benessere di un professionista, compresi i fattori ambientali, emotivi e fisici e come prevenire il burnout;
12) descrivere i principi etici e legali di base che regolano la pratica della medicina;
13) descrivere i concetti essenziali della sanità pubblica, tra cui la prevenzione delle malattie e la promozione della salute, il ruolo e le responsabilità degli operatori sanitari. Tali conoscenze saranno correlate allo stato della salute internazionale, conoscendo i principi della “disaster preparedness” nei confronti degli eventi catastrofici;
14) descrivere le istituzioni e le organizzazioni locali, regionali, nazionali e internazionali, nonché i sistemi di sanità pubblica e le politiche sanitarie, in relazione alla promozione della salute e alla prevenzione delle malattie;
15) descrivere principi e scopi della moderna strumentazione biomedica e gli impianti finalizzati alla diagnosi e alla cura del paziente;
16) Adeguare il proprio comportamento ai principi morali ed etici ed alle responsabilità alla base della professione medica.
Raggiungimento degli obiettivi formativi
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative precliniche di base, caratterizzanti e affini, e cliniche organizzate in 'corsi integrati specifici', tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi con riferimento al core curriculum nazionale.
Conoscenza e comprensione nelle discipline precliniche sono sempre fortemente orientate alla loro applicazione nelle discipline cliniche. Il raggiungimento dei risultati di apprendimento prefissati per ogni insegnamento viene verificato mediante prove scritte strutturate, colloqui orali e prove pratiche coerentemente con il risultato di apprendimento atteso.
Metodi didattici utilizzati
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari e didattica assistita con tutor e supporti informatici interattivi. Le metodologie didattiche utilizzate sono quelle del ‘problem-based learning', del ‘clinical teaching'.
Vengono utilizzati la metodologia dei “focus group” con prove di autovalutazione in grado di migliorare l'engagement degli studenti, a volte vengono utilizzati i risponditori d'aula, così come sono utilizzate le applicazioni cliniche nelle lezioni delle scienze precliniche di base.
Per la parte pratica professionalizzante la gestione avviene a piccoli gruppi con l'aiuto di tutor didattici, tutor clinici e supporti alla didattica. La metodologia utilizzata va dal ‘peer teaching' da parte di studenti senior, al ‘team-based learning', e ‘brainstorming'.
Particolare attenzione viene data anche ai temi della ricerca scientifica, incoraggiando:
1) l'adesione ad eventuali percorsi di eccellenza organizzati dal Corso di Studi (percorso accademico di ottimo livello a connotazione internazionale (es. “Ferrara School of Medicine');
2) la partecipazione a programmi di ricerca nel periodo di internato ai fini della preparazione della tesi di laurea.
Infine, grande importanza viene data alle Medical Humanities attraverso la presenza di corsi integrati e moduli verticali dedicati alla metodologia medico-scientifica, al rapporto medico paziente e ai problemi eticamente sensibili, che accompagnano gli studenti dal primo all'ultimo anno di corso.
Grande attenzione viene data all'aggiornamento metodologico della maggior parte degli insegnamenti che tengono conto delle differenze di sesso e genere.
Completano la visione olistica l'insegnamento delle cure palliative e della terapia del dolore.
Per questo livello di Dublino sarà importante soprattutto l'acquisizione dei presupposti teorici e conoscitivi di base.
Valutazioni certificative e formative in itinere
Nei corsi integrati, sono previste valutazioni certificative, e verifiche formative in itinere strutturate come prove di autovalutazione.
L'avvenuta acquisizione degli obiettivi formativi (livelli di competenza raggiunti) avviene attraverso prove di valutazione certificativa che siano riproducibili (prove scritte MCQ), basate su elementi oggettivi, non influenzate da fattori estranei (affidabilità) e leali (rispettose del patto formativo tra docente e discente), utilizzando metodologie valide e allineate alla dimensione da verificare sia in termini di conoscenze che di abilità e competenze.
Le prove d'esame sono articolate in esami scritti e a volte orali per verificare le competenze acquisite dallo studente.
Per quanto riguarda il descrittore “conoscenza e capacità di comprensione”, gli strumenti di verifica utilizzati sono rappresentati da:
1) esame scritto con domande a scelta multipla (MCQ), esame scritto con domande a risposte brevi (casi clinici);
2) prove scritte di ragionamento clinico diagnostico mediante l'uso di scenari clinici;
Le verifiche formative in itinere sono rappresentate da prove di autovalutazione ed eventuali feedback dei docenti tutor nel corso delle attività cliniche.
La verifica delle abilità e competenze acquisite durante i tirocini valutativi professionalizzanti previsti dal percorso formativo viene effettuata mediante un Diario (logbook) che descrive le prove pratiche effettuate dallo studente durante i TPV.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
Le laureate ed i laureati devono essere capaci di applicare le loro conoscenze alla comprensione e risoluzione dei problemi di salute dei singoli, con attenzione alla specificità di genere, dei gruppi e delle popolazioni, attinenti anche a tematiche nuove, inserite in contesti ampi e interdisciplinari ed alle problematiche del fine vita. Le competenze cliniche devono essere rivolte ad affrontare la complessità dei problemi di salute delle popolazioni, dei gruppi sociali e del singolo paziente, complessità che si caratterizza nelle dimensioni anagrafiche, di coesistenza di diverse patologie e di intreccio fra determinanti biologici, socioculturali e genere specifici. I laureati saranno in grado di applicare in modo efficace e sicuro le tecnologie avanzate per una migliore risoluzione dei problemi di salute anche su scala globale.
In particolare, le laureate e i laureati dovranno, anche in riferimento agli standard internazionali sulla formazione medica, essere in grado di:
1) dimostrare il possesso delle competenze di base per l'esame, la diagnosi, la terapia e la riabilitazione in modo appropriato alla situazione e nel rispetto dei pazienti, essendo in grado di sviluppare quesiti basati su problemi clinici, ricercando e valutando le migliori evidenze disponibili, sapendole comunicare in modo empatico e in una forma comprensibile ai pazienti;
2) raccogliere correttamente e con le modalità relazionali adeguate una storia clinica, completa degli aspetti sociali, ed effettuare un esame dello stato fisico e mentale ed applicare i principi del ragionamento clinico, utilizzando le procedure diagnostiche e tecniche di base, analizzando ed interpretando i risultati, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema e di applicare correttamente strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate, avvalendosi anche delle moderne conoscenze acquisite in tema di medicina di genere e di medicina di precisione;
3) stabilire le diagnosi e le terapie nel singolo paziente, elaborando un processo decisionale che sia informato dalle migliori pratiche derivate dalla medicina basata sulle evidenze e ispirato alla medicina di precisione, prendendo in considerazione le circostanze specifiche, i principi della medicina di genere e le preferenze del paziente;
4) riconoscere ogni condizione che metta in pericolo imminente la vita del paziente, sapendo gestire correttamente ed in autonomia le urgenze mediche più comuni, anche in contesti legati agli eventi catastrofici;
5) curare le malattie e prendersi cura dei pazienti in maniera efficace, efficiente ed etica, promuovendo la salute e la prevenzione delle malattie ed evitando la malattia, ottemperando all'obbligo morale di fornire cure mediche nelle fasi terminali della vita, comprese le terapie palliative dei sintomi e del dolore e della sofferenza esistenziale, in un'ottica centrata sull'intera persona e sulle sue specifiche esigenze e anche in relazione alle differenze di sesso/genere. Essere consapevoli del limite delle cure, soprattutto nelle malattie croniche degenerative inguaribili o nelle patologie dell'anziano, in modo che anche i programmi di terapia palliativa possano esser attivati in un tempo anticipato rispetto alla terminalità;
6) intraprendere adeguate azioni preventive e protettive nei confronti delle malattie, mantenendo e promuovendo la salute del singolo individuo, della famiglia e della comunità. Saranno pertanto in grado di comprenderei dati di sorveglianza locali, regionali e nazionali della demografia e dell'epidemiologia, anche in relazione alle differenze di sesso/genere. Sapranno identificare i fattori di sicurezza del paziente nel proprio ambiente di lavoro come causa di eventi avversi e potenziali danni;
7) rispettare i valori professionali che includono altruismo, responsabilità, compassione, empatia, attendibilità, onestà e integrità e l'impegno a seguire metodi scientifici, mantenendo buone relazioni con il paziente e la sua famiglia, a salvaguardia del benessere, della diversità culturale e dell'autonomia del paziente stesso e nella specificità di sesso/genere;
8) applicare correttamente i principi del ragionamento morale e adottare le giuste decisioni riguardo ai possibili conflitti nei valori etici, legali e professionali, compresi quelli che possono emergere dal disagio economico, dalle differenze etniche o genere specifiche, dalla commercializzazione delle cure della salute e dalle nuove scoperte scientifiche, rispettando i colleghi e gli altri professionisti della salute e dimostrando la capacità di instaurare rapporti di collaborazione con loro;
9) svolgere le attività di diagnosi, cura e prevenzione con adeguate capacità tecniche e culturali per operare in contesti tecnicamente evoluti, scegliendo ed utilizzando attrezzature, strumenti e metodi appropriati essendo in grado di utilizzare con competenza le più moderne tecnologie informatiche, digitali e della comunicazione telematica in ambito locale, territoriale e globale;
10) riconoscere le manifestazioni precoci delle malattie rare ed individuare le condizioni che necessitano del tempestivo apporto professionale dello specialista;
11) adottare una comunicazione competente ed un approccio interdisciplinare che tenga conto dei fattori culturali, psicologici, spirituali e non esclusivamente dei bisogni somatici che modulano i rapporti tra paziente, famiglia e malattia;
12) riflettere sui ruoli, i comportamenti e gli atteggiamenti che costituiscono l'identità professionale; sviluppare adeguate capacità riflessive, metacognitive e di autoconsapevolezza dei propri punti di forza e criticità, applicare tecniche e strategie di autocura professionale per promuovere il benessere e prevenire l'abbandono, adeguando il proprio comportamento da studente/ssa ai principi morali ed etici ed alle responsabilità che sono alla base della professione medica.
13) dimostrare la capacità di riconoscere gli standard etici, legali e professionali in gioco in diversi contesti, in relazione ai pazienti e ad altri professionisti della salute;
14) riflettere sulla conoscenza della salute e della malattia comprese le dimensioni sociali, biologiche, psicologiche, di genere, storiche e culturali e riconoscere le incertezze; analizzare le situazioni in termini di successo, errori, conflitti di interesse, pregiudizi e incertezze, gestire le alternative e prendere di conseguenza le decisioni per la pratica futura; riflettere e riconoscere i propri punti di forza, le debolezze e i pregiudizi che possono interferire con la qualità dell'assistenza al paziente;
15) identificare i bisogni di salute degli individui e delle popolazioni, tenendo conto del loro stato biopsicosociale, dei fattori di rischio e di protezione legati alla salute, al genere e delle barriere sanitarie che possono incontrare; proporre misure per la promozione della salute e la prevenzione delle malattie che possono essere incorporate nella consultazione individuale o possono essere applicate a livello di comunità o di popolazione, a livello locale o globale;
16) riconoscere i compiti e le responsabilità delle istituzioni e delle organizzazioni locali, regionali, nazionali e internazionali, nonché dei sistemi di sanità pubblica e delle politiche sanitarie, nella promozione della salute e nella prevenzione delle malattie, e discutere le sfide e le opportunità da affrontare;
17) discutere il legame tra salute umana e ambiente in sistemi socio-ecologici complessi, considerando le loro dimensioni di genere, sociali, culturali, economiche ed ecologiche.
Raggiungimento degli obiettivi formativi
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, tramite insegnamenti specifici, organizzati in modo tale da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
In particolare, le laureate e i laureati dovranno, anche in riferimento agli standard internazionali sulla formazione medica, essere in grado di:
1) dimostrare il possesso delle competenze di base per l'esame, la diagnosi, la terapia e la riabilitazione in modo appropriato alla situazione e nel rispetto dei pazienti, essendo in grado di sviluppare quesiti basati su problemi clinici, ricercando e valutando le migliori evidenze disponibili, sapendole comunicare in modo empatico e in una forma comprensibile ai pazienti;
2) raccogliere correttamente e con le modalità relazionali adeguate una storia clinica, completa degli aspetti sociali, ed effettuare un esame dello stato fisico e mentale ed applicare i principi del ragionamento clinico, utilizzando le procedure diagnostiche e tecniche di base, analizzando ed interpretando i risultati, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema e di applicare correttamente strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate, avvalendosi anche delle moderne conoscenze acquisite in tema di medicina di genere e di medicina di precisione;
3) stabilire le diagnosi e le terapie nel singolo paziente, elaborando un processo decisionale che sia informato dalle migliori pratiche derivate dalla medicina basata sulle evidenze e ispirato alla medicina di precisione, prendendo in considerazione le circostanze specifiche, i principi della medicina di genere e le preferenze del paziente;
4) riconoscere ogni condizione che metta in pericolo imminente la vita del paziente, sapendo gestire correttamente ed in autonomia le urgenze mediche più comuni, anche in contesti legati agli eventi catastrofici;
5) curare le malattie e prendersi cura dei pazienti in maniera efficace, efficiente ed etica, promuovendo la salute e la prevenzione delle malattie ed evitando la malattia, ottemperando all'obbligo morale di fornire cure mediche nelle fasi terminali della vita, comprese le terapie palliative dei sintomi e del dolore e della sofferenza esistenziale, in un'ottica centrata sull'intera persona e sulle sue specifiche esigenze e anche in relazione alle differenze di sesso/genere. Essere consapevoli del limite delle cure, soprattutto nelle malattie croniche degenerative inguaribili o nelle patologie dell'anziano, in modo che anche i programmi di terapia palliativa possano esser attivati in un tempo anticipato rispetto alla terminalità;
6) intraprendere adeguate azioni preventive e protettive nei confronti delle malattie, mantenendo e promuovendo la salute del singolo individuo, della famiglia e della comunità. Saranno pertanto in grado di comprenderei dati di sorveglianza locali, regionali e nazionali della demografia e dell'epidemiologia, anche in relazione alle differenze di sesso/genere. Sapranno identificare i fattori di sicurezza del paziente nel proprio ambiente di lavoro come causa di eventi avversi e potenziali danni;
7) rispettare i valori professionali che includono altruismo, responsabilità, compassione, empatia, attendibilità, onestà e integrità e l'impegno a seguire metodi scientifici, mantenendo buone relazioni con il paziente e la sua famiglia, a salvaguardia del benessere, della diversità culturale e dell'autonomia del paziente stesso e nella specificità di sesso/genere;
8) applicare correttamente i principi del ragionamento morale e adottare le giuste decisioni riguardo ai possibili conflitti nei valori etici, legali e professionali, compresi quelli che possono emergere dal disagio economico, dalle differenze etniche o genere specifiche, dalla commercializzazione delle cure della salute e dalle nuove scoperte scientifiche, rispettando i colleghi e gli altri professionisti della salute e dimostrando la capacità di instaurare rapporti di collaborazione con loro;
9) svolgere le attività di diagnosi, cura e prevenzione con adeguate capacità tecniche e culturali per operare in contesti tecnicamente evoluti, scegliendo ed utilizzando attrezzature, strumenti e metodi appropriati essendo in grado di utilizzare con competenza le più moderne tecnologie informatiche, digitali e della comunicazione telematica in ambito locale, territoriale e globale;
10) riconoscere le manifestazioni precoci delle malattie rare ed individuare le condizioni che necessitano del tempestivo apporto professionale dello specialista;
11) adottare una comunicazione competente ed un approccio interdisciplinare che tenga conto dei fattori culturali, psicologici, spirituali e non esclusivamente dei bisogni somatici che modulano i rapporti tra paziente, famiglia e malattia;
12) riflettere sui ruoli, i comportamenti e gli atteggiamenti che costituiscono l'identità professionale; sviluppare adeguate capacità riflessive, metacognitive e di autoconsapevolezza dei propri punti di forza e criticità, applicare tecniche e strategie di autocura professionale per promuovere il benessere e prevenire l'abbandono, adeguando il proprio comportamento da studente/ssa ai principi morali ed etici ed alle responsabilità che sono alla base della professione medica.
13) dimostrare la capacità di riconoscere gli standard etici, legali e professionali in gioco in diversi contesti, in relazione ai pazienti e ad altri professionisti della salute;
14) riflettere sulla conoscenza della salute e della malattia comprese le dimensioni sociali, biologiche, psicologiche, di genere, storiche e culturali e riconoscere le incertezze; analizzare le situazioni in termini di successo, errori, conflitti di interesse, pregiudizi e incertezze, gestire le alternative e prendere di conseguenza le decisioni per la pratica futura; riflettere e riconoscere i propri punti di forza, le debolezze e i pregiudizi che possono interferire con la qualità dell'assistenza al paziente;
15) identificare i bisogni di salute degli individui e delle popolazioni, tenendo conto del loro stato biopsicosociale, dei fattori di rischio e di protezione legati alla salute, al genere e delle barriere sanitarie che possono incontrare; proporre misure per la promozione della salute e la prevenzione delle malattie che possono essere incorporate nella consultazione individuale o possono essere applicate a livello di comunità o di popolazione, a livello locale o globale;
16) riconoscere i compiti e le responsabilità delle istituzioni e delle organizzazioni locali, regionali, nazionali e internazionali, nonché dei sistemi di sanità pubblica e delle politiche sanitarie, nella promozione della salute e nella prevenzione delle malattie, e discutere le sfide e le opportunità da affrontare;
17) discutere il legame tra salute umana e ambiente in sistemi socio-ecologici complessi, considerando le loro dimensioni di genere, sociali, culturali, economiche ed ecologiche.
Raggiungimento degli obiettivi formativi
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, tramite insegnamenti specifici, organizzati in modo tale da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
Autonomia di giudizi
I laureati avranno la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi.
A tale fine, i laureati:
1) saranno in grado di dimostrare, nello svolgimento delle attività professionali, un approccio critico, uno scetticismo costruttivo ed un atteggiamento creativo orientato alla ricerca. Essi sapranno tenere in considerazione l'importanza e le limitazioni del pensiero scientifico basato sull'informazione, ottenuta da diverse risorse, per stabilire la causa, il trattamento e la prevenzione delle malattie.
2) sapranno formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e complessi e ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita, utilizzando le basi dell'evidenza scientifica.
3) sapranno formulare ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per risolvere i problemi, nella consapevolezza del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica medica. Saranno in grado di programmare in maniera efficace e gestire in modo efficiente il proprio tempo e le proprie attività per fare fronte alle condizioni di incertezza, ed esercitare la capacità di adattarsi ai cambiamenti.
4) saranno in grado di esercitare la responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti, nel rispetto del codice deontologico della professione medica.
5) sapranno esercitare il pensiero riflessivo sulla propria attività professionale quanto alla relazione coi pazienti e con gli altri operatori, ai metodi impiegati, ai risultati ottenuti, ai vissuti personali ed emotivi.
6) riconoscere le esigenze e le carenze di risorse, valutare le strategie di allocazione e prioritizzazione appropriate, proporre nuove prospettive e considerare le loro implicazioni nella definizione degli obiettivi.
Tale autonomia viene acquisita a seguito delle modalità di verifica delle conoscenze (esami orali, scritti, esercitazioni in reparto) che il laureato ha affrontato durante il regolare svolgimento del proprio percorso formativo.
Raggiungimento degli obiettivi formativi
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in 'corsi integrati specifici', tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
Metodi didattici utilizzati
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari e didattica assistita con tutor e supporti informatici interattivi. Le metodologie didattiche utilizzate sono quelle del ‘problem-based learning', del ‘clinical teaching'.
Il processo di insegnamento/apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica assistita tutoriale, con docenti-tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori didattici) e di supporto personale agli studenti (tutor di carriera.
Vengono utilizzati la metodologia dei “focus group” con prove di autovalutazione in grado di migliorare l'engagement degli studenti ed a volte i risponditori d'aula, così come sono utilizzate le applicazioni cliniche nelle lezioni delle scienze precliniche di base.
Per la parte pratica professionalizzante la gestione avviene a piccoli gruppi con l'aiuto di tutor didattici, tutor clinici e supporti alla didattica. La metodologia utilizzata va dal ‘peer teaching' da parte di studenti senior al ‘team-based learning', e ‘brainstorming'.
Particolare attenzione viene data anche ai temi della ricerca scientifica, incoraggiando:
1) l'adesione ad eventuali percorsi di eccellenza organizzati dal Corso di Studi (percorso accademico di ottimo livello a connotazione internazionale (es. “Ferrara School of Medicine');
2) la partecipazione a programmi di ricerca nel periodo di internato ai fini della preparazione della tesi di laurea.
Per questo descrittore, le attività professionalizzanti svolte durante il Corso e il tirocinio pratico-valutativo negli ultimi due anni del corso rappresentano il contesto ideale per la messa alla prova delle capacità di giudizio. Sono strumenti essenziali, in questa fase, una tutorship attiva e l'uso del portfolio di scritti riflessivi.
Particolare attenzione è data alle Medical Humanities attraverso la presenza di corsi integrati e moduli verticali, che accompagnano gli studenti dal primo all'ultimo anno di corso.
A tale fine, i laureati:
1) saranno in grado di dimostrare, nello svolgimento delle attività professionali, un approccio critico, uno scetticismo costruttivo ed un atteggiamento creativo orientato alla ricerca. Essi sapranno tenere in considerazione l'importanza e le limitazioni del pensiero scientifico basato sull'informazione, ottenuta da diverse risorse, per stabilire la causa, il trattamento e la prevenzione delle malattie.
2) sapranno formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e complessi e ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita, utilizzando le basi dell'evidenza scientifica.
3) sapranno formulare ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per risolvere i problemi, nella consapevolezza del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica medica. Saranno in grado di programmare in maniera efficace e gestire in modo efficiente il proprio tempo e le proprie attività per fare fronte alle condizioni di incertezza, ed esercitare la capacità di adattarsi ai cambiamenti.
4) saranno in grado di esercitare la responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti, nel rispetto del codice deontologico della professione medica.
5) sapranno esercitare il pensiero riflessivo sulla propria attività professionale quanto alla relazione coi pazienti e con gli altri operatori, ai metodi impiegati, ai risultati ottenuti, ai vissuti personali ed emotivi.
6) riconoscere le esigenze e le carenze di risorse, valutare le strategie di allocazione e prioritizzazione appropriate, proporre nuove prospettive e considerare le loro implicazioni nella definizione degli obiettivi.
Tale autonomia viene acquisita a seguito delle modalità di verifica delle conoscenze (esami orali, scritti, esercitazioni in reparto) che il laureato ha affrontato durante il regolare svolgimento del proprio percorso formativo.
Raggiungimento degli obiettivi formativi
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in 'corsi integrati specifici', tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
Metodi didattici utilizzati
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari e didattica assistita con tutor e supporti informatici interattivi. Le metodologie didattiche utilizzate sono quelle del ‘problem-based learning', del ‘clinical teaching'.
Il processo di insegnamento/apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica assistita tutoriale, con docenti-tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori didattici) e di supporto personale agli studenti (tutor di carriera.
Vengono utilizzati la metodologia dei “focus group” con prove di autovalutazione in grado di migliorare l'engagement degli studenti ed a volte i risponditori d'aula, così come sono utilizzate le applicazioni cliniche nelle lezioni delle scienze precliniche di base.
Per la parte pratica professionalizzante la gestione avviene a piccoli gruppi con l'aiuto di tutor didattici, tutor clinici e supporti alla didattica. La metodologia utilizzata va dal ‘peer teaching' da parte di studenti senior al ‘team-based learning', e ‘brainstorming'.
Particolare attenzione viene data anche ai temi della ricerca scientifica, incoraggiando:
1) l'adesione ad eventuali percorsi di eccellenza organizzati dal Corso di Studi (percorso accademico di ottimo livello a connotazione internazionale (es. “Ferrara School of Medicine');
2) la partecipazione a programmi di ricerca nel periodo di internato ai fini della preparazione della tesi di laurea.
Per questo descrittore, le attività professionalizzanti svolte durante il Corso e il tirocinio pratico-valutativo negli ultimi due anni del corso rappresentano il contesto ideale per la messa alla prova delle capacità di giudizio. Sono strumenti essenziali, in questa fase, una tutorship attiva e l'uso del portfolio di scritti riflessivi.
Particolare attenzione è data alle Medical Humanities attraverso la presenza di corsi integrati e moduli verticali, che accompagnano gli studenti dal primo all'ultimo anno di corso.
Abilità comunicative
I laureati sapranno comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni, le conoscenze e la ratio ad esse sottese a interlocutori specialisti e non specialisti, nonché, con le modalità richieste dalle circostanze, ai propri pazienti. Un percorso di umanizzazione delle cure è stato allo scopo impostato con l'inserimento delle medical humanities durante il percorso di formazione.
A tale scopo, i laureati:
1) sapranno ascoltare attentamente per estrarre e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche, comprendendone i loro contenuti, ed esercitando le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e i loro parenti, rendendoli capaci di condividere le decisioni come partners alla pari.
2) comunicheranno in maniera efficace con i colleghi, con la comunità, con altri settori e con i media, e sapranno interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente.
3) dimostreranno una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i pazienti e con la comunità.
4) sapranno affrontare le situazioni critiche sul piano comunicativo, come la comunicazione di diagnosi gravi, il colloquio su temi sensibili relativi alla vita sessuale e riproduttiva, sulle decisioni di fine vita.
Tali abilità vengono acquisite tramite le esercitazioni/tirocini svolti nei reparti dove viene sviluppato e prestata attenzione al dialogo medico/paziente e durante le verifiche svolte tramite colloqui orali. Inoltre le abilità comunicative vengono sviluppate anche in relazione alla presentazione dell'elaborato originale per la prova finale.
Raggiungimento degli obiettivi formativi
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in 'corsi integrati specifici', tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
Metodi didattici utilizzati
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari e didattica assistita con tutor e supporti informatici interattivi. Le metodologie didattiche utilizzate sono quelle del ‘problem-based learning', del ‘clinical teaching'.
Il processo d'insegnamento/apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica assistita tutoriale, con docenti-tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori didattici) e di supporto personale agli studenti (tutor di carriera).
Vengono utilizzati la metodologia dei “focus group” con prove di autovalutazione in grado di migliorare l'engagement degli studenti ed a volte i risponditori d'aula, così come sono utilizzate le applicazioni cliniche nelle lezioni delle scienze precliniche di base.
Per la parte pratica professionalizzante la gestione avviene a piccoli gruppi con l'aiuto di tutor didattici, tutor clinici e supporti alla didattica. La metodologia utilizzata va dal ‘peer teaching' da parte di studenti senior al ‘team-based learning' e ‘brainstorming'.
Tali abilità vengono acquisite tramite le esercitazioni/tirocini svolti nei reparti dove viene sviluppato e prestata attenzione al dialogo medico/paziente e durante le possibili verifiche svolte tramite colloqui orali. Inoltre, le abilità comunicative vengono sviluppate anche in relazione alla presentazione dell'elaborato originale per la prova finale.
A tale scopo, i laureati:
1) sapranno ascoltare attentamente per estrarre e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche, comprendendone i loro contenuti, ed esercitando le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e i loro parenti, rendendoli capaci di condividere le decisioni come partners alla pari.
2) comunicheranno in maniera efficace con i colleghi, con la comunità, con altri settori e con i media, e sapranno interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente.
3) dimostreranno una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i pazienti e con la comunità.
4) sapranno affrontare le situazioni critiche sul piano comunicativo, come la comunicazione di diagnosi gravi, il colloquio su temi sensibili relativi alla vita sessuale e riproduttiva, sulle decisioni di fine vita.
Tali abilità vengono acquisite tramite le esercitazioni/tirocini svolti nei reparti dove viene sviluppato e prestata attenzione al dialogo medico/paziente e durante le verifiche svolte tramite colloqui orali. Inoltre le abilità comunicative vengono sviluppate anche in relazione alla presentazione dell'elaborato originale per la prova finale.
Raggiungimento degli obiettivi formativi
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in 'corsi integrati specifici', tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
Metodi didattici utilizzati
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari e didattica assistita con tutor e supporti informatici interattivi. Le metodologie didattiche utilizzate sono quelle del ‘problem-based learning', del ‘clinical teaching'.
Il processo d'insegnamento/apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica assistita tutoriale, con docenti-tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori didattici) e di supporto personale agli studenti (tutor di carriera).
Vengono utilizzati la metodologia dei “focus group” con prove di autovalutazione in grado di migliorare l'engagement degli studenti ed a volte i risponditori d'aula, così come sono utilizzate le applicazioni cliniche nelle lezioni delle scienze precliniche di base.
Per la parte pratica professionalizzante la gestione avviene a piccoli gruppi con l'aiuto di tutor didattici, tutor clinici e supporti alla didattica. La metodologia utilizzata va dal ‘peer teaching' da parte di studenti senior al ‘team-based learning' e ‘brainstorming'.
Tali abilità vengono acquisite tramite le esercitazioni/tirocini svolti nei reparti dove viene sviluppato e prestata attenzione al dialogo medico/paziente e durante le possibili verifiche svolte tramite colloqui orali. Inoltre, le abilità comunicative vengono sviluppate anche in relazione alla presentazione dell'elaborato originale per la prova finale.
Capacità di apprendimento
I laureati dovranno aver sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano di continuare a studiare per lo più in modo auto diretto e autonomo.
A tale fine, i laureati:
1) saranno in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare criticamente le nuove conoscenze scientifiche e l'informazione sanitaria/biomedica dalle diverse risorse e dai database disponibili.
2) sapranno ottenere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici, utilizzando la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come valido supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio dello stato di salute, comprendendone l'applicazione e anche le limitazioni della tecnologia dell'informazione.
3) sapranno gestire un buon archivio della propria pratica medica, per una sua successiva analisi e miglioramento.
4) sapranno individuare i propri bisogni di formazione, anche a partire da attività di audit della propria pratica, e progettare percorsi di auto-formazione.
5) dimostrare la conoscenza e la comprensione delle Medical Humanities essendo in grado di riflettere e discutere la loro influenza sulla pratica medica;
6) proporre un progetto di ricerca per affrontare un quesito medico specifico; identificare e valutare criticamente le informazioni per la pratica della medicina informata sulle evidenze; riconoscere le questioni bioetiche rilevanti per la ricerca medica e proporre misure per garantire l'integrità scientifica.
Tali capacità vengono acquisite durante il regolare svolgimento e frequenza del proprio percorso formativo e verificate attraverso le differenti attività di verifica delle conoscenze (segnatamente esami orali, prove scritte, esercitazioni in reparto).
Raggiungimento degli obiettivi formativi
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in 'corsi integrati specifici', tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
Metodi didattici utilizzati
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari e didattica assistita con tutor e supporti informatici interattivi. Le metodologie didattiche utilizzate sono quelle del problem-based learning, del clinical teaching.
Il processo d'insegnamento/apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica assistita tutoriale, con docenti-tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori didattici) e di supporto personale agli studenti (tutor di carriera.
Vengono utilizzati la metodologia dei “focus group” con prove di autovalutazione in grado di migliorare l'engagement degli studenti ed a volte i risponditori d'aula, così come sono utilizzate le applicazioni cliniche nelle lezioni delle scienze precliniche di base.
Per la parte pratica professionalizzante la gestione avviene a piccoli gruppi con l'aiuto di tutor didattici, tutor clinici e supporti alla didattica. La metodologia utilizzata va dal ‘peer teaching' da parte di studenti senior al ‘team-based learning' e ‘brainstorming'.
Tali capacità vengono acquisite durante il regolare svolgimento e frequenza del proprio percorso formativo e verificate attraverso le differenti attività di verifica delle conoscenze (segnatamente esami orali, prove scritte, esercitazioni in reparto).
A tale fine, i laureati:
1) saranno in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare criticamente le nuove conoscenze scientifiche e l'informazione sanitaria/biomedica dalle diverse risorse e dai database disponibili.
2) sapranno ottenere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici, utilizzando la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come valido supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio dello stato di salute, comprendendone l'applicazione e anche le limitazioni della tecnologia dell'informazione.
3) sapranno gestire un buon archivio della propria pratica medica, per una sua successiva analisi e miglioramento.
4) sapranno individuare i propri bisogni di formazione, anche a partire da attività di audit della propria pratica, e progettare percorsi di auto-formazione.
5) dimostrare la conoscenza e la comprensione delle Medical Humanities essendo in grado di riflettere e discutere la loro influenza sulla pratica medica;
6) proporre un progetto di ricerca per affrontare un quesito medico specifico; identificare e valutare criticamente le informazioni per la pratica della medicina informata sulle evidenze; riconoscere le questioni bioetiche rilevanti per la ricerca medica e proporre misure per garantire l'integrità scientifica.
Tali capacità vengono acquisite durante il regolare svolgimento e frequenza del proprio percorso formativo e verificate attraverso le differenti attività di verifica delle conoscenze (segnatamente esami orali, prove scritte, esercitazioni in reparto).
Raggiungimento degli obiettivi formativi
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in 'corsi integrati specifici', tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
Metodi didattici utilizzati
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari e didattica assistita con tutor e supporti informatici interattivi. Le metodologie didattiche utilizzate sono quelle del problem-based learning, del clinical teaching.
Il processo d'insegnamento/apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica assistita tutoriale, con docenti-tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori didattici) e di supporto personale agli studenti (tutor di carriera.
Vengono utilizzati la metodologia dei “focus group” con prove di autovalutazione in grado di migliorare l'engagement degli studenti ed a volte i risponditori d'aula, così come sono utilizzate le applicazioni cliniche nelle lezioni delle scienze precliniche di base.
Per la parte pratica professionalizzante la gestione avviene a piccoli gruppi con l'aiuto di tutor didattici, tutor clinici e supporti alla didattica. La metodologia utilizzata va dal ‘peer teaching' da parte di studenti senior al ‘team-based learning' e ‘brainstorming'.
Tali capacità vengono acquisite durante il regolare svolgimento e frequenza del proprio percorso formativo e verificate attraverso le differenti attività di verifica delle conoscenze (segnatamente esami orali, prove scritte, esercitazioni in reparto).
Requisiti di accesso
L'accesso al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia è subordinato al possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado ovvero di un titolo di studio estero riconosciuto idoneo in conformità alla normativa vigente.
Le conoscenze iniziali necessarie sono quelle previste nei programmi delle scuole secondarie di secondo grado relative alle discipline di biologia, chimica, fisica e matematica, stabilite dalle Indicazioni nazionali per i Licei e dalle linee guida per gli Istituti Tecnici e per gli Istituti Professionali.
Le modalità di accesso al corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia ad esito di un semestre filtro, sono definite con apposito provvedimento dal Ministero dell'Università e della Ricerca, nel rispetto della normativa vigente.
Esame finale
La prova finale per il conseguimento della Laurea consiste nello svolgimento e nella discussione di una dissertazione scritta svolta su un tema precedentemente concordato col docente della materia.
Per essere ammesso all'esame di laurea magistrale lo studente deve avere seguito tutti i corsi del piano di studio ed aver superato tutti gli esami previsti, ed aver presentato domanda di conseguimento titolo online, attenendosi alle indicazioni della apposita guida, pubblicata sul portale di Ateneo. Le scadenze per presentare domanda sono disponibili nell'apposita area web.
L'esame di Laurea verte sulla discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un Relatore; può essere facoltativamente prevista la figura di un docente Correlatore e/o di un Secondo relatore. Relatori di tesi sono esclusivamente le figure previste dal Regolamento studenti; possono essere Secondo relatore o Correlatore anche figure esterne all'Ateneo. Nel caso di un Secondo relatore esterno all'Ateneo, occorre che la sua nomina, limitatamente a quella seduta di laurea, sia autorizzata dal Coordinatore del corso di studio.
La tesi di laurea potrà essere redatta in lingua italiana o in lingua inglese, in entrambi i casi il titolo della tesi andrà scritto sia in italiano che in inglese. Nel caso in cui la tesi di laurea venga redatta in lingua inglese, la stessa deve essere comprensiva di un sunto in lingua italiana e discussa in lingua italiana.
Ulteriori informazioni sulla prova finale sono pubblicate sul sito web del corso di laurea, alla voce Laurearsi – Esame di Laurea, all'indirizzo: https://corsi.unife.it/lm-medicina/laurearsi/laurea
Ai sensi dell'art. 102, comma 1, del decreto-legge n. 18/2020 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/03/17/20G00034/sg), la prova finale del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio della professione di Medico Chirurgo previo superamento del tirocinio pratico-valutativo.
Per essere ammesso all'esame di laurea magistrale lo studente deve avere seguito tutti i corsi del piano di studio ed aver superato tutti gli esami previsti, ed aver presentato domanda di conseguimento titolo online, attenendosi alle indicazioni della apposita guida, pubblicata sul portale di Ateneo. Le scadenze per presentare domanda sono disponibili nell'apposita area web.
L'esame di Laurea verte sulla discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un Relatore; può essere facoltativamente prevista la figura di un docente Correlatore e/o di un Secondo relatore. Relatori di tesi sono esclusivamente le figure previste dal Regolamento studenti; possono essere Secondo relatore o Correlatore anche figure esterne all'Ateneo. Nel caso di un Secondo relatore esterno all'Ateneo, occorre che la sua nomina, limitatamente a quella seduta di laurea, sia autorizzata dal Coordinatore del corso di studio.
La tesi di laurea potrà essere redatta in lingua italiana o in lingua inglese, in entrambi i casi il titolo della tesi andrà scritto sia in italiano che in inglese. Nel caso in cui la tesi di laurea venga redatta in lingua inglese, la stessa deve essere comprensiva di un sunto in lingua italiana e discussa in lingua italiana.
Ulteriori informazioni sulla prova finale sono pubblicate sul sito web del corso di laurea, alla voce Laurearsi – Esame di Laurea, all'indirizzo: https://corsi.unife.it/lm-medicina/laurearsi/laurea
Ai sensi dell'art. 102, comma 1, del decreto-legge n. 18/2020 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/03/17/20G00034/sg), la prova finale del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio della professione di Medico Chirurgo previo superamento del tirocinio pratico-valutativo.
Profili Professionali
Profili Professionali
Medico chirurgo
Il laureato magistrale in Medicina e Chirurgia esercita la professione medica nell'ambito delle norme e delle definizioni stabilite dall'Unione Europea.
La Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia con abilitazione alla professione e conseguente iscrizione all'Ordine Professionale è requisito per l'accesso alle Scuole di Specializzazione di Area Medica e Chirurgica e dei Servizi e per il Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale, che costituiscono il primo stadio dell'accesso al mondo del lavoro per i laureati che intendano dedicarsi alla professione nelle diverse specializzazioni previste.
ll laureato magistrale in Medicina e Chirurgia con abilitazione è preparato ad effettuare il suo intervento professionale in funzione del peculiare stato di salute dell'individuo e in rapporto alla organizzazione assistenziale in cui si trova ad operare.
Le principali funzioni del laureato in Medicina sono declinate dal percorso di formazione del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia descritto, finalizzato all'acquisizione di competenze relative non solo alla cura della malattia ma anche alla cura dell'individuo, per il mantenimento del suo stato di benessere psico-fisico, così come definito dall'OMS, mediante anche interventi di prevenzione e con particolare attenzione all’approccio sesso/genere.
I laureati in Medicina e Chirurgia svolgeranno dopo la laurea con abilitazione e conseguente iscrizione all'Ordine Professionale l'attività di medico-chirurgo nei vari ruoli ed ambiti professionali clinici, sanitari e biomedici.
Sono oggetto della professione di Medico Chirurgo le attività inerenti alla prognosi, diagnosi e terapia di tutti gli stati morbosi organici e funzionali dell’essere umano, le attività di prevenzione, sia individuale che collettiva.
Gli sbocchi occupazionali normalmente offerti sono:
- Università, incluse le Scuole di Specializzazione, Dottorati di Ricerca e Centri di ricerca
- Corsi di formazione specifica in Medicina generale
- Ospedali e centri specialistici
- Organizzazioni sanitarie ed umanitarie nazionali ed internazionali
- Ambulatori pubblici e privati
- Enti di ricerca nei settori clinici o preclinici della medicina
Insegnamenti
Insegnamenti (18)
005421 - CHIMICA E PROPEDEUTICA BIOCHIMICA
Primo Semestre (01/10/2025 - 14/01/2026)
- 2025
Obbligatorio
6 CFU
75 ore
6 CFU
75 ore
1 CFU
12.5 ore
8 CFU
100 ore
183416 - TIROCINIO MEDICO SCIENTIFICO PRECLINICO I
Secondo Semestre (01/03/2026 - 31/05/2026)
- 2025
Obbligatorio
1 CFU
25 ore
183417 - TIROCINIO MEDICO SCIENTIFICO PRECLINICO II
Secondo Semestre (01/03/2026 - 31/05/2026)
- 2025
Obbligatorio
2 CFU
50 ore
184217 - FORMAZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO AI SENSI DEL D.LGS. 81/2008 E S.M.I. – RISCHIO ALTO
Secondo Semestre (01/03/2026 - 31/05/2026)
- 2025
Obbligatorio
0 CFU
0 ore
205434 - BIOCHIMICA MEDICA E BIOLOGIA MOLECOLARE
Secondo Semestre (01/03/2026 - 31/05/2026)
- 2025
Obbligatorio
14 CFU
175 ore
6 CFU
75 ore
7 CFU
87.5 ore
6 CFU
75 ore
45295 - APPLICAZIONI CLINICHE DELLA CHIMICA E FISICA MEDICA
Secondo Semestre (01/03/2026 - 31/05/2026)
- 2025
Opzionale
2 CFU
50 ore
6 CFU
75 ore
14 CFU
175 ore
74876 - L'IMPORTANZA DEI METALLI DI TRANSIZIONE NEI SISTEMI BIOLOGICI
Secondo Semestre (01/03/2026 - 31/05/2026)
- 2025
Opzionale
1 CFU
25 ore
71096 - STRUMENTI INFORMATICI IN MEDICINA
Secondo Semestre (01/03/2026 - 31/05/2026)
- 2025
Opzionale
3 CFU
75 ore
75836 - MALATTIE E ARTE (ICONODIAGNOSTICA)
Secondo Semestre (01/03/2026 - 31/05/2026)
- 2025
Opzionale
2 CFU
50 ore
76536 - UMANIZZAZIONE DELLA MEDICINA: UNA CURA NELLA CURA
Secondo Semestre (01/03/2026 - 31/05/2026)
- 2025
Opzionale
1 CFU
25 ore
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Persone
Persone (25)
Docenti di ruolo di Ia fascia
Docenti di ruolo di IIa fascia
Personale esterno ed autonomi
Docenti
Personale tecnico amm.voRicercatori Tenure Track
Docenti
Docenti di ruolo di IIa fascia
Docenti di ruolo di Ia fascia
Personale tecnico amm.voRicercatori a tempo determinato - Tipo A
Docenti di ruolo di Ia fascia
Personale tecnico amm.vo
Docenti di ruolo di IIa fascia
Docenti di ruolo di Ia fascia
Docenti di ruolo di IIa fascia
Docenti di ruolo di Ia fascia
Docenti di ruolo di IIa fascia
Docenti di ruolo di IIa fascia
Docenti
Docenti di ruolo di Ia fascia
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