ID:
64497
Tipo Insegnamento:
Opzionale
Durata (ore):
40
CFU:
6
SSD:
DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
Url:
GIURISPRUDENZA/PERCORSO COMUNE Anno: 5
GIURISPRUDENZA/PERCORSO COMUNE Anno: 3
Anno:
2024
Dati Generali
Periodo di attività
Primo Semestre (30/09/2024 - 20/12/2024)
Syllabus
Obiettivi Formativi
OBIETTIVI FORMATIVI
L’insegnamento si prefigge l’obiettivo di fornire agli studenti la conoscenza del diritto europeo della pesca e dell’acquacoltura nel processo di progressivo consolidamento normativo e della giurisprudenza della Corte di Giustizia. Particolare attenzione, dal punto di vista delle conoscenze su cui si struttura il corso, è poi rivolta al meccanismo di adattamento del diritto interno al diritto sovranazionale. Al fine di sviluppare le abilità richieste e un metodo di studio critico nella comprensione e nell’applicazione del diritto europeo in materia, è previsto il costante utilizzo del materiale normativo e giurisprudenziale e l’effettuazione di lezioni dialogate per l’approfondimento critico di specifici settori nei quali l’incidenza del diritto europeo in materia appare particolarmente ricca di suggestioni e approfondimenti critici.
Le principali conoscenze acquisite
- struttura e funzionamento del sistema di competenze in materia di pcp assegnate all’Unione;
- assetto della produzione normativa in materia dell’Unione
- incidenza del diritto europeo sul diritto interno
Le principali abilità
- capacità di orientarsi nella materia
- capacità di individuare e reperire le fonti di diritto derivato dell’Unione e la prassi giurisprudenziale
- capacità di cogliere le ricadute e gli effetti per l’ordinamento interno del diritto europeo in materia di pesca e acquacoltura
PREREQUISITI
Gli studenti debbono possedere una solida conoscenza del Diritto dell’Unione europea.
CONTENUTI DEL CORSO
Il corso prevede 40 ore di didattica tra lezioni ed esercitazioni. Venti ore di lezioni frontali (2 ore per i 10 temi individuati), 10 ore di esercitazioni dialogate sui temi trattati, 8 ore dedicate a seminari interdisciplinari. Due ore sono dedicate alla formazione sulla ricerca delle fonti (atti e giurisprudenza) in materia nelle banche dati specifiche.
1.- Nascita, evoluzione e consolidamento della politica comune della pesca nel regime previgente al Trattato di Lisbona.
2.- La codificazione della materia nel Titolo III del TFUE.
3.- Le competenze dell’Unione nei diversi settori. La “specificità” dell’acquacoltura.
4.- La procedura di adozione degli atti in materia. La ripartizione delle possibilità di pesca.
5.- Il quadro normativo vigente e il ruolo delle istituzioni.
6.- Le relazioni esterne dell’Unione: gli accordi di pesca
7.- L’unione nelle organizzazioni internazionali e regionali di pesca.
8.- La disciplina di contrasto alla pesca illegale, non dichiarata o non regolamentata.
9.- L’adattamento dell’ordinamento interno alla normativa dell’Unione.
10.- L’organizzazione comune dei mercati nel settore dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura e gli strumenti finanziari.
METODI DIDATTICI
Nell’ambito delle lezioni frontali verranno illustrati i diversi contenuti del corso e verranno esaminati, anche alla luce della più recente giurisprudenza, i profili problematici di attualità della materia. Ad ogni specifico tema trattato corrisponderà la trattazione di casi che gli studenti e le studentesse saranno chiamati a discutere in aula.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
L’esame consta, per gli studenti frequentanti, di una prova orale, al termine delle lezioni frequentate, con discussione di un caso.
Per gli studenti non frequentati l’esame è orale e consta di tre domande sul materiale di studio messo a disposizione.
TESTI DI RIFERIMENTO
C. FIORAVANTI, Il ruolo delle istituzioni dell'Unione e degli Stati membri nella nuova politica comune della pesca, Jovene, 2017.
L’insegnamento si prefigge l’obiettivo di fornire agli studenti la conoscenza del diritto europeo della pesca e dell’acquacoltura nel processo di progressivo consolidamento normativo e della giurisprudenza della Corte di Giustizia. Particolare attenzione, dal punto di vista delle conoscenze su cui si struttura il corso, è poi rivolta al meccanismo di adattamento del diritto interno al diritto sovranazionale. Al fine di sviluppare le abilità richieste e un metodo di studio critico nella comprensione e nell’applicazione del diritto europeo in materia, è previsto il costante utilizzo del materiale normativo e giurisprudenziale e l’effettuazione di lezioni dialogate per l’approfondimento critico di specifici settori nei quali l’incidenza del diritto europeo in materia appare particolarmente ricca di suggestioni e approfondimenti critici.
Le principali conoscenze acquisite
- struttura e funzionamento del sistema di competenze in materia di pcp assegnate all’Unione;
- assetto della produzione normativa in materia dell’Unione
- incidenza del diritto europeo sul diritto interno
Le principali abilità
- capacità di orientarsi nella materia
- capacità di individuare e reperire le fonti di diritto derivato dell’Unione e la prassi giurisprudenziale
- capacità di cogliere le ricadute e gli effetti per l’ordinamento interno del diritto europeo in materia di pesca e acquacoltura
PREREQUISITI
Gli studenti debbono possedere una solida conoscenza del Diritto dell’Unione europea.
CONTENUTI DEL CORSO
Il corso prevede 40 ore di didattica tra lezioni ed esercitazioni. Venti ore di lezioni frontali (2 ore per i 10 temi individuati), 10 ore di esercitazioni dialogate sui temi trattati, 8 ore dedicate a seminari interdisciplinari. Due ore sono dedicate alla formazione sulla ricerca delle fonti (atti e giurisprudenza) in materia nelle banche dati specifiche.
1.- Nascita, evoluzione e consolidamento della politica comune della pesca nel regime previgente al Trattato di Lisbona.
2.- La codificazione della materia nel Titolo III del TFUE.
3.- Le competenze dell’Unione nei diversi settori. La “specificità” dell’acquacoltura.
4.- La procedura di adozione degli atti in materia. La ripartizione delle possibilità di pesca.
5.- Il quadro normativo vigente e il ruolo delle istituzioni.
6.- Le relazioni esterne dell’Unione: gli accordi di pesca
7.- L’unione nelle organizzazioni internazionali e regionali di pesca.
8.- La disciplina di contrasto alla pesca illegale, non dichiarata o non regolamentata.
9.- L’adattamento dell’ordinamento interno alla normativa dell’Unione.
10.- L’organizzazione comune dei mercati nel settore dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura e gli strumenti finanziari.
METODI DIDATTICI
Nell’ambito delle lezioni frontali verranno illustrati i diversi contenuti del corso e verranno esaminati, anche alla luce della più recente giurisprudenza, i profili problematici di attualità della materia. Ad ogni specifico tema trattato corrisponderà la trattazione di casi che gli studenti e le studentesse saranno chiamati a discutere in aula.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
L’esame consta, per gli studenti frequentanti, di una prova orale, al termine delle lezioni frequentate, con discussione di un caso.
Per gli studenti non frequentati l’esame è orale e consta di tre domande sul materiale di studio messo a disposizione.
TESTI DI RIFERIMENTO
C. FIORAVANTI, Il ruolo delle istituzioni dell'Unione e degli Stati membri nella nuova politica comune della pesca, Jovene, 2017.
Prerequisiti
PREREQUISITI
Esame propedeutico: Diritto dell'Unione europea
Esame propedeutico: Diritto dell'Unione europea
Metodi didattici
METODI DIDATTICI
Nell’ambito delle lezioni frontali verranno illustrati i diversi contenuti del corso e verranno esaminati, anche alla luce della più recente giurisprudenza, i profili problematici di attualità della materia. Ad ogni specifico tema trattato corrisponderà la trattazione di casi che gli studenti saranno chiamati a discutere in aula.
Per l'anno accademico 2022/23 le lezioni si terranno in presenza presso la sede di Rovigo e saranno trasmesse via streaming per gli studenti di Ferrara. Imateriali saranno resi disponibili in Google classroom del corso (il codice sarà comunicato a inizio lezioni).
Nell’ambito delle lezioni frontali verranno illustrati i diversi contenuti del corso e verranno esaminati, anche alla luce della più recente giurisprudenza, i profili problematici di attualità della materia. Ad ogni specifico tema trattato corrisponderà la trattazione di casi che gli studenti saranno chiamati a discutere in aula.
Per l'anno accademico 2022/23 le lezioni si terranno in presenza presso la sede di Rovigo e saranno trasmesse via streaming per gli studenti di Ferrara. Imateriali saranno resi disponibili in Google classroom del corso (il codice sarà comunicato a inizio lezioni).
Verifica Apprendimento
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
L’esame consta, per gli studenti frequentanti, di una prova orale, al termine delle lezioni frequentate, con discussione di un caso.
Per gli studenti non frequentati l’esame è orale e consta di tre domande sul materiale di studio messo a disposizione.
L’esame consta, per gli studenti frequentanti, di una prova orale, al termine delle lezioni frequentate, con discussione di un caso.
Per gli studenti non frequentati l’esame è orale e consta di tre domande sul materiale di studio messo a disposizione.
Testi
TESTI DI RIFERIMENTO
C. FIORAVANTI, Il ruolo delle istituzioni dell'Unione e degli Stati membri nella nuova politica comune della pesca, Jovene, Napoli, 2017
C. FIORAVANTI, Il ruolo delle istituzioni dell'Unione e degli Stati membri nella nuova politica comune della pesca, Jovene, Napoli, 2017
Contenuti
CONTENUTI DEL CORSO
Codice del corso
74bdmol
Il corso prevede 40 ore di didattica tra lezioni ed esercitazioni. Venti ore di lezioni frontali (2 ore per i 10 temi individuati), 10 ore di esercitazioni dialogate sui temi trattati, 8 ore dedicate a seminari interdisciplinari. Due ore sono dedicate alla formazione sulla ricerca delle fonti (atti e giurisprudenza) in materia nelle banche dati specifiche.
1.- Nascita, evoluzione e consolidamento della politica comune della pesca nel regime previgente al Trattato di Lisbona.
2.- La codificazione della materia nel Titolo III del TFUE.
3.- Le competenze dell’Unione nei diversi settori. La “specificità” dell’acquacoltura.
4.- La procedura di adozione degli atti in materia. La ripartizione delle possibilità di pesca.
5.- Il quadro normativo vigente e il ruolo delle istituzioni.
6.- Le relazioni esterne dell’Unione: gli accordi di pesca
7.- L’unione nelle organizzazioni internazionali e regionali di pesca.
8.- La disciplina di contrasto alla pesca illegale, non dichiarata o non regolamentata.
9.- L’adattamento dell’ordinamento interno alla normativa dell’Unione.
10.- L’organizzazione comune dei mercati nel settore dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura e gli strumenti finanziari.
Codice del corso
74bdmol
Il corso prevede 40 ore di didattica tra lezioni ed esercitazioni. Venti ore di lezioni frontali (2 ore per i 10 temi individuati), 10 ore di esercitazioni dialogate sui temi trattati, 8 ore dedicate a seminari interdisciplinari. Due ore sono dedicate alla formazione sulla ricerca delle fonti (atti e giurisprudenza) in materia nelle banche dati specifiche.
1.- Nascita, evoluzione e consolidamento della politica comune della pesca nel regime previgente al Trattato di Lisbona.
2.- La codificazione della materia nel Titolo III del TFUE.
3.- Le competenze dell’Unione nei diversi settori. La “specificità” dell’acquacoltura.
4.- La procedura di adozione degli atti in materia. La ripartizione delle possibilità di pesca.
5.- Il quadro normativo vigente e il ruolo delle istituzioni.
6.- Le relazioni esterne dell’Unione: gli accordi di pesca
7.- L’unione nelle organizzazioni internazionali e regionali di pesca.
8.- La disciplina di contrasto alla pesca illegale, non dichiarata o non regolamentata.
9.- L’adattamento dell’ordinamento interno alla normativa dell’Unione.
10.- L’organizzazione comune dei mercati nel settore dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura e gli strumenti finanziari.
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Corsi
Corsi
GIURISPRUDENZA
Laurea Magistrale Ciclo Unico 5 Anni
5 anni
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Persone
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