ID:
45183
Tipo Insegnamento:
Opzionale
Durata (ore):
30
CFU:
6
SSD:
FILOLOGIA E LINGUISTICA ROMANZA
Url:
FILOLOGIE E LETTERATURE MEDIEVALI E MODERNE/PERCORSO COMUNE Anno: 1
Anno:
2024
Dati Generali
Periodo di attività
Secondo Semestre (24/02/2025 - 23/05/2025)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Obiettivo del corso è fornire agli studenti un quadro compiuto degli esordi della lirica d’amore italiana, dalle origini agli albori della Scuola Siciliana: una fase aurorale di eccezionale rilevanza storico-culturale e linguistica, che le ormai continue scoperte, favorite da ricerche assidue in archivi e biblioteche, stanno contribuendo a delineare con sempre maggiore nitidezza. A tale proposito, si coglierà l'occasione per sottolineare la vitalità della nostra disciplina, insistendo sulla "curiositas" del filologo quale imprescindibile strumento di perfezionamento delle conoscenze. Sul piano metodologico, si ribadirà la necessità, nello studio delle antiche tracce poetiche di volta in volta rinvenute, di un approccio multidisciplinare fondato sull’impiego coordinato di competenze diverse: filologico-linguistiche, codicologico-paleografiche, musicologiche, storico-letterarie.
Prerequisiti
Nessuno. Il docente provvederà a fornire, caricandoli nella classroom (codice: ibbp355), tutti i materiali utilizzati e tutti i testi letti e commentati a lezione.
Metodi didattici
Lezioni frontali in presenza. Non si effettueranno né la diretta video né la registrazione delle lezioni; verrà invece registrata e caricata nella classroom (codice: ibbp355) soltanto la prima lezione, dedicata alla presentazione del corso.
Verifica Apprendimento
La prova d’esame sarà orale.
Nel corso della prova, il docente verificherà le conoscenze del candidato in merito sia agli argomenti trattati nel corso, sia alla bibliografia d’esame. È inoltre prevista la lettura commentata dei testi presentati a lezione.
Nel corso della prova, il docente verificherà le conoscenze del candidato in merito sia agli argomenti trattati nel corso, sia alla bibliografia d’esame. È inoltre prevista la lettura commentata dei testi presentati a lezione.
Testi
(a) Sulle origini liriche romanze (prima dei trovatori):
- Luciano Formisano, "La lirica romanza nel Medioevo", Bologna, il Mulino, 2012, capitolo II ("Lirica pretrovatoresca in lingua volgare").
(b) Sul concetto di "traccia poetica":
- Alfredo Stussi, "Tracce", Roma, Bulzoni, 2001 (76 pagine).
(c) Sul più antico verso della lirica italiana (e romanza):
- Vittorio Formentin, Antonio Ciaralli, "Un frammento di “canzone di donna” in volgare dell’alto medioevo", in «Lingua e stile», 57/1, 2022, pp. 3-37.
(d) Sui componimenti della Carta ravennate:
- Vittorio Formentin, "Poesia italiana delle origini. Storia linguistica italiana", Roma, Carocci, 2007, cap. 5 (" I testi poetici della carta ravennate").
- Roberta Cella, Nino Mastruzzo, "Per una nuova lettura della Carta ravennate", in «Medioevo romanzo», 45/2, 2021, pp. 421-435.
Per approfondire (letture facoltative):
- Alfredo Stussi, "Versi d’amore in volgare tra la fine del secolo XII e l’inizio del XIII", in «Cultura neolatina», 69, 1999, pp. 1-69.
- Roberta Cella, Nino Mastruzzo, "La più antica lirica italiana. «Quando eu stava in le tu cathene» (Ravenna 1226)", Bologna, il Mulino, 2022.
(e) Sulla "canzone piacentina":
- Claudio Vela, "Nuovi versi d’amore delle origini con notazione musicale in un frammento piacentino", in "Tracce di una tradizione sommersa. I primi testi lirici italiani tra poesia e musica", Atti del Seminario di studi (Cremona, 19 e 20 febbraio 2004), a cura di Maria Sofia Lannutti e Massimiliano Locanto, Firenze, SISMEL-Edizioni del Galluzzo, 2005, pp. 3-29.
- Pär Larson, "Ritorno al «Frammento piacentino»", Intervento alla giornata di studio «I più antichi testi poetici italiani nel progetto delle Chartae Vulgares Antiquiores», Firenze, Accademia della Crusca, 15 dicembre 2015, 14 pp. (non pubblicato in rivista).
Per approfondire (lettura facoltativa):
Furio Brugnolo, "Lirica italiana settentrionale delle origini. Note sui più antichi testi", in "Trovatori nel Veneto e a Venezia", Atti del convegno internazionale (Venezia, 28-31 ottobre 2004), a cura di Giosuè Lachin, Roma-Padova, Antenore, 2008, pp. 171-205 (e in particolare le pp. 188-205).
(f) Sulla traduzione (e la tradizione) italiana dell’ "alba" di Giraut de Borneil:
- Claudio Giunta, "Dalla biblioteca Ambrosiana una nuova alba per l’italiano", articolo comparso su «il Sole 24 ore», 8 febbraio 2015.
- Matteo Milani, recensione al volume di Nello Bertoletti ("Un’antica versione italiana dell’alba di Giraut de Borneil", Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2014), in «Carte romanze», 4/1, 2016, pp. 393-398.
Per approfondire (lettura facoltativa):
- Nello Bertoletti, "Un’antica versione italiana dell’alba di Giraut de Borneil", Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2014.
(g) Sul frammento zurighese:
- Vittorio Formentin, "Poesia italiana delle origini. Storia linguistica italiana", Roma, Carocci, 2007, cap. 7 ("Il frammento zurighese di Giacomino Pugliese")
Per approfondire (lettura facoltativa):
- Giuseppina Brunetti, "Il frammento inedito «Resplendiente stella de albur» di Giacomino Pugliese e la poesia italiana delle origini", Tübingen, Niemeyer, 2000.
- Luciano Formisano, "La lirica romanza nel Medioevo", Bologna, il Mulino, 2012, capitolo II ("Lirica pretrovatoresca in lingua volgare").
(b) Sul concetto di "traccia poetica":
- Alfredo Stussi, "Tracce", Roma, Bulzoni, 2001 (76 pagine).
(c) Sul più antico verso della lirica italiana (e romanza):
- Vittorio Formentin, Antonio Ciaralli, "Un frammento di “canzone di donna” in volgare dell’alto medioevo", in «Lingua e stile», 57/1, 2022, pp. 3-37.
(d) Sui componimenti della Carta ravennate:
- Vittorio Formentin, "Poesia italiana delle origini. Storia linguistica italiana", Roma, Carocci, 2007, cap. 5 (" I testi poetici della carta ravennate").
- Roberta Cella, Nino Mastruzzo, "Per una nuova lettura della Carta ravennate", in «Medioevo romanzo», 45/2, 2021, pp. 421-435.
Per approfondire (letture facoltative):
- Alfredo Stussi, "Versi d’amore in volgare tra la fine del secolo XII e l’inizio del XIII", in «Cultura neolatina», 69, 1999, pp. 1-69.
- Roberta Cella, Nino Mastruzzo, "La più antica lirica italiana. «Quando eu stava in le tu cathene» (Ravenna 1226)", Bologna, il Mulino, 2022.
(e) Sulla "canzone piacentina":
- Claudio Vela, "Nuovi versi d’amore delle origini con notazione musicale in un frammento piacentino", in "Tracce di una tradizione sommersa. I primi testi lirici italiani tra poesia e musica", Atti del Seminario di studi (Cremona, 19 e 20 febbraio 2004), a cura di Maria Sofia Lannutti e Massimiliano Locanto, Firenze, SISMEL-Edizioni del Galluzzo, 2005, pp. 3-29.
- Pär Larson, "Ritorno al «Frammento piacentino»", Intervento alla giornata di studio «I più antichi testi poetici italiani nel progetto delle Chartae Vulgares Antiquiores», Firenze, Accademia della Crusca, 15 dicembre 2015, 14 pp. (non pubblicato in rivista).
Per approfondire (lettura facoltativa):
Furio Brugnolo, "Lirica italiana settentrionale delle origini. Note sui più antichi testi", in "Trovatori nel Veneto e a Venezia", Atti del convegno internazionale (Venezia, 28-31 ottobre 2004), a cura di Giosuè Lachin, Roma-Padova, Antenore, 2008, pp. 171-205 (e in particolare le pp. 188-205).
(f) Sulla traduzione (e la tradizione) italiana dell’ "alba" di Giraut de Borneil:
- Claudio Giunta, "Dalla biblioteca Ambrosiana una nuova alba per l’italiano", articolo comparso su «il Sole 24 ore», 8 febbraio 2015.
- Matteo Milani, recensione al volume di Nello Bertoletti ("Un’antica versione italiana dell’alba di Giraut de Borneil", Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2014), in «Carte romanze», 4/1, 2016, pp. 393-398.
Per approfondire (lettura facoltativa):
- Nello Bertoletti, "Un’antica versione italiana dell’alba di Giraut de Borneil", Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2014.
(g) Sul frammento zurighese:
- Vittorio Formentin, "Poesia italiana delle origini. Storia linguistica italiana", Roma, Carocci, 2007, cap. 7 ("Il frammento zurighese di Giacomino Pugliese")
Per approfondire (lettura facoltativa):
- Giuseppina Brunetti, "Il frammento inedito «Resplendiente stella de albur» di Giacomino Pugliese e la poesia italiana delle origini", Tübingen, Niemeyer, 2000.
Contenuti
Preliminari - Un quadro complessivo delle origini liriche romanze.
1 - Il più antico verso conosciuto di una poesia d’amore in volgare romanzo: l’incipit, recentemente scoperto, di una "chanson de femme" italoromanza alto-medievale.
2 - L’impiego di varietà italiane in due componimenti amorosi del trovatore Raimbaut de Vaqueiras (ultimo terzo del XII sec.).
3 - L’influsso della lirica galloromanza (soprattutto trobadorica) sulle prime prove liriche di area italiana settentrionale nei primi decenni del Duecento: le poesie della Carta ravennate e la traduzione piemontese dell’ "alba" del trovatore Giraut de Borneil.
4 - La "canzone piacentina": tra modelli galloromanzi e prima diffusione settentrionale della lirica siciliana.
5 - La più antica testimonianza della circolazione e ricezione della lirica siciliana, nel Veneto orientale intorno al 1235: una trascrizione parziale della canzone di Giacomino Pugliese "Resplendïente stella de albur".
1 - Il più antico verso conosciuto di una poesia d’amore in volgare romanzo: l’incipit, recentemente scoperto, di una "chanson de femme" italoromanza alto-medievale.
2 - L’impiego di varietà italiane in due componimenti amorosi del trovatore Raimbaut de Vaqueiras (ultimo terzo del XII sec.).
3 - L’influsso della lirica galloromanza (soprattutto trobadorica) sulle prime prove liriche di area italiana settentrionale nei primi decenni del Duecento: le poesie della Carta ravennate e la traduzione piemontese dell’ "alba" del trovatore Giraut de Borneil.
4 - La "canzone piacentina": tra modelli galloromanzi e prima diffusione settentrionale della lirica siciliana.
5 - La più antica testimonianza della circolazione e ricezione della lirica siciliana, nel Veneto orientale intorno al 1235: una trascrizione parziale della canzone di Giacomino Pugliese "Resplendïente stella de albur".
Lingua Insegnamento
italiano
Altre informazioni
Tutti gli studenti, frequentanti e non, sono tenuti a iscriversi alla classroom (codice: ibbp355).
Gli studenti non frequentanti dovranno:
1. studiare la stessa bibliografia selezionata per i frequentanti;
2. studiare le slides commentate in aula dal docente nel corso delle 15 lezioni;
3. visionare le videolezioni dedicate ad alcuni dei testi poetici trattati nel corso;
4. leggere uno dei contributi indicati nella bibliografia d'esame sotto l'etichetta "Per approfondire (letture facoltative)".
Gli studenti non frequentanti dovranno:
1. studiare la stessa bibliografia selezionata per i frequentanti;
2. studiare le slides commentate in aula dal docente nel corso delle 15 lezioni;
3. visionare le videolezioni dedicate ad alcuni dei testi poetici trattati nel corso;
4. leggere uno dei contributi indicati nella bibliografia d'esame sotto l'etichetta "Per approfondire (letture facoltative)".
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