ID:
23080
Tipo Insegnamento:
Opzionale
Durata (ore):
96
CFU:
8
SSD:
ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO
Url:
ARCHITETTURA/PERCORSO COMUNE Anno: 5
Anno:
2025
Dati Generali
Periodo di attività
Annualità Singola (22/09/2025 - 05/06/2026)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Il laboratorio affronta il tema del progetto di paesaggio come processo dinamico di interpretazione, trasformazione e costruzione di senso dei territori contemporanei.
Attraverso un approccio integrato e sperimentale, il corso propone di formare una sensibilità progettuale capace di leggere il paesaggio come un sistema complesso di relazioni tra natura, infrastrutture, insediamenti e fenomeni sociali.
L’obiettivo principale è fornire agli studenti gli strumenti per comprendere, rappresentare e orientare i processi di evoluzione del paesaggio, promuovendo pratiche di progetto fondate su consapevolezza ecologica, rigenerazione dei luoghi e adattamento alle trasformazioni ambientali.
In particolare, il corso mira a:
- Comprendere e gestire il rapporto tra dimensione idraulica, territorio e fragilità del costruito, sviluppando la capacità di interpretare i paesaggi d’acqua come infrastrutture ecologiche e come elementi strutturanti della forma insediativa. L’acqua, nelle sue diverse manifestazioni, diviene principio generatore di progetto e misura della resilienza territoriale.
- Avviare processi di trasformazione a partire dalle criticità dell’esistente, assumendo il degrado, la marginalità e la dismissione non come limiti ma come potenziali matrici di rigenerazione. Il laboratorio incoraggia una visione proattiva, in cui il progetto è strumento di riscatto e riattivazione di risorse latenti, materiali e immateriali.
- Preconizzare il progetto di paesaggio come un agente vivo e in continua trasformazione, capace di adattarsi nel tempo alle variabili ambientali, climatiche e sociali. Il progetto non è un esito statico ma un dispositivo dinamico che evolve insieme ai processi territoriali e alla vita degli ecosistemi.
- Restituire scenari spaziali capaci di integrare ed evolvere l’attuale palinsesto insediativo, attraverso operazioni che connettono le trame storiche e le morfologie esistenti con nuove forme di abitabilità e di fruizione. Il progetto diviene così strumento di mediazione tra permanenze e mutazioni, tra infrastrutture e natura.
- Progettare rinnovati dispositivi per la natura e la fruizione antropica del territorio, capaci di coniugare istanze ecologiche e percettive, esperienziali e culturali. Questi dispositivi operano come nuove interfacce tra ambiente e società, favorendo una relazione più consapevole, sostenibile e poetica con i luoghi.
Il laboratorio considera il paesaggio come un organismo complesso, stratificato e in continua evoluzione, dove il progetto si configura come atto di cura e di interpretazione critica, capace di generare nuovi equilibri spaziali, ecologici e culturali.
Conoscenze
- Capacità di interpretare criticamente la struttura, la morfologia e i processi di trasformazione del paesaggio, con particolare attenzione ai sistemi idraulici, ecologici e insediativi e alle loro interazioni reciproche.
- Conoscenza delle dinamiche di rischio e fragilità derivanti da processi antropici, geologici e climatici, e delle strategie progettuali idonee a mitigarne gli effetti.
- Comprensione delle pressioni contemporanee sul territorio (turismo, infrastrutturazione, consumo di suolo, crisi ambientale) e delle opportunità che esse generano per ridefinire l’equilibrio tra natura e costruito.
- Acquisizione di strumenti teorici e metodologici per integrare analisi ambientale, lettura del contesto, rappresentazione e progetto in un unico processo coerente di trasformazione sostenibile.
- Conoscenza delle pratiche di rigenerazione ecologica, paesaggistica e infrastrutturale orientate alla resilienza e all’adattamento climatico.
Abilità
- Capacità di sviluppare e coordinare processi progettuali complessi alla scala territoriale e paesaggistica, integrando conoscenze tecniche, ecologiche e sociali.
- Abilità nell’analisi, nella lettura critica e nella rappresentazione dei contesti territoriali, come base per la definizione di strategie di intervento multilivello e multisettoriali.
- Competenza nel progetto dello spazio aperto e dei dispositivi di connessione tra ambiente naturale e costruito, con attenzione alla qualità percettiva, ecologica e funzionale degli spazi.
- Capacità di elaborare strategie di riuso, mitigazione e adattamento che rafforzino la resilienza del paesaggio, migliorandone la qualità ambientale, energetica e sociale.
- Sviluppo di una metodologia autonoma di ricerca e progetto, capace di affrontare le sfide poste dai fenomeni di trasformazione territoriale contemporanea attraverso un approccio sperimentale, interdisciplinare e sensibile alla dimensione temporale e processuale del paesaggio.
In particolare, il corso mira a:
- Comprendere e gestire il rapporto tra dimensione idraulica, territorio e fragilità del costruito, sviluppando la capacità di interpretare i paesaggi d’acqua come infrastrutture ecologiche e come elementi strutturanti della forma insediativa. L’acqua, nelle sue diverse manifestazioni, diviene principio generatore di progetto e misura della resilienza territoriale.
- Avviare processi di trasformazione a partire dalle criticità dell’esistente, assumendo il degrado, la marginalità e la dismissione non come limiti ma come potenziali matrici di rigenerazione. Il laboratorio incoraggia una visione proattiva, in cui il progetto è strumento di riscatto e riattivazione di risorse latenti, materiali e immateriali.
- Preconizzare il progetto di paesaggio come un agente vivo e in continua trasformazione, capace di adattarsi nel tempo alle variabili ambientali, climatiche e sociali. Il progetto non è un esito statico ma un dispositivo dinamico che evolve insieme ai processi territoriali e alla vita degli ecosistemi.
- Restituire scenari spaziali capaci di integrare ed evolvere l’attuale palinsesto insediativo, attraverso operazioni che connettono le trame storiche e le morfologie esistenti con nuove forme di abitabilità e di fruizione. Il progetto diviene così strumento di mediazione tra permanenze e mutazioni, tra infrastrutture e natura.
- Progettare rinnovati dispositivi per la natura e la fruizione antropica del territorio, capaci di coniugare istanze ecologiche e percettive, esperienziali e culturali. Questi dispositivi operano come nuove interfacce tra ambiente e società, favorendo una relazione più consapevole, sostenibile e poetica con i luoghi.
Il laboratorio considera il paesaggio come un organismo complesso, stratificato e in continua evoluzione, dove il progetto si configura come atto di cura e di interpretazione critica, capace di generare nuovi equilibri spaziali, ecologici e culturali.
Conoscenze
- Capacità di interpretare criticamente la struttura, la morfologia e i processi di trasformazione del paesaggio, con particolare attenzione ai sistemi idraulici, ecologici e insediativi e alle loro interazioni reciproche.
- Conoscenza delle dinamiche di rischio e fragilità derivanti da processi antropici, geologici e climatici, e delle strategie progettuali idonee a mitigarne gli effetti.
- Comprensione delle pressioni contemporanee sul territorio (turismo, infrastrutturazione, consumo di suolo, crisi ambientale) e delle opportunità che esse generano per ridefinire l’equilibrio tra natura e costruito.
- Acquisizione di strumenti teorici e metodologici per integrare analisi ambientale, lettura del contesto, rappresentazione e progetto in un unico processo coerente di trasformazione sostenibile.
- Conoscenza delle pratiche di rigenerazione ecologica, paesaggistica e infrastrutturale orientate alla resilienza e all’adattamento climatico.
Abilità
- Capacità di sviluppare e coordinare processi progettuali complessi alla scala territoriale e paesaggistica, integrando conoscenze tecniche, ecologiche e sociali.
- Abilità nell’analisi, nella lettura critica e nella rappresentazione dei contesti territoriali, come base per la definizione di strategie di intervento multilivello e multisettoriali.
- Competenza nel progetto dello spazio aperto e dei dispositivi di connessione tra ambiente naturale e costruito, con attenzione alla qualità percettiva, ecologica e funzionale degli spazi.
- Capacità di elaborare strategie di riuso, mitigazione e adattamento che rafforzino la resilienza del paesaggio, migliorandone la qualità ambientale, energetica e sociale.
- Sviluppo di una metodologia autonoma di ricerca e progetto, capace di affrontare le sfide poste dai fenomeni di trasformazione territoriale contemporanea attraverso un approccio sperimentale, interdisciplinare e sensibile alla dimensione temporale e processuale del paesaggio.
Prerequisiti
Conoscenze di base riferite ai concetti di: ambiente, architettura e pianificazione del territorio.
Metodi didattici
Il corso si svolgerà in presenza, secondo il calendario e le modalità definite dall’organizzazione coordinata del Laboratorio di Sintesi Finale E, che integra e mette in sinergia i diversi insegnamenti coinvolti.
L’obiettivo condiviso è accompagnare lo studente nello sviluppo e nella conclusione del progetto di tesi entro la fine dell’anno accademico, attraverso un percorso di ricerca e progetto strutturato, progressivo e interdisciplinare.
Il metodo di lavoro del laboratorio si fonda su un equilibrio tra attività teoriche, esercitazioni applicative e momenti di confronto diretto, e si articola nei seguenti strumenti didattici:
- frontali in aula, dedicate alla presentazione di contenuti teorici, riferimenti disciplinari, casi studio e strumenti metodologici utili alla definizione delle strategie di progetto.
- Esercitazioni tematiche relative alla costruzione del percorso di ricerca, alle metodologie di analisi territoriale, di rappresentazione e di comunicazione del progetto. Queste attività, svolte singolarmente o in gruppo, mirano a tradurre i contenuti teorici in applicazioni operative.
- Workshop annuale, organizzato in collaborazione con istituzioni, enti o università esterne, che rappresenta un momento di confronto intensivo e interdisciplinare. Il workshop consente di sperimentare approcci diversi, di testare soluzioni progettuali e di ampliare le capacità di dialogo e collaborazione.
- Revisioni individuali e collettive, con momenti di verifica e discussione aperta dei progetti di tesi in corso. Le revisioni saranno integrate da contributi specialistici mirati — strutturali, ambientali, paesaggistici, tecnologici — calibrati sulle esigenze specifiche di ciascun elaborato progettuale.
Le lezioni teoriche saranno prevalentemente concentrate nel primo semestre, e calibrate in relazione agli argomenti che emergeranno dalla scelta del tema di tesi, definito dagli studenti in accordo con i docenti. In questa fase, verranno approfonditi i riferimenti concettuali e le metodologie operative più coerenti con le linee di ricerca individuate, ponendo le basi per la successiva elaborazione progettuale.
Con l’avvio del secondo semestre, ogni studente proseguirà il proprio lavoro concentrandosi sullo sviluppo progettuale vero e proprio. Le giornate di laboratorio saranno dedicate a momenti di approfondimento individuale o di gruppo, orientati ad affrontare le specificità e le criticità emerse nei singoli progetti. Le attività di revisione continueranno in parallelo con lezioni di supporto mirate, esercitazioni di dettaglio e verifiche intermedie, con l’obiettivo di consolidare il percorso di ricerca e guidare progressivamente gli studenti verso la definizione completa del progetto di tesi.
Il corso, nella sua struttura modulare e interattiva, mira dunque a costruire un contesto di apprendimento che favorisca il confronto continuo, la riflessione critica e la sperimentazione, accompagnando ogni studente nello sviluppo di una visione autonoma, consapevole e coerente del progetto di paesaggio.
Il metodo di lavoro del laboratorio si fonda su un equilibrio tra attività teoriche, esercitazioni applicative e momenti di confronto diretto, e si articola nei seguenti strumenti didattici:
- frontali in aula, dedicate alla presentazione di contenuti teorici, riferimenti disciplinari, casi studio e strumenti metodologici utili alla definizione delle strategie di progetto.
- Esercitazioni tematiche relative alla costruzione del percorso di ricerca, alle metodologie di analisi territoriale, di rappresentazione e di comunicazione del progetto. Queste attività, svolte singolarmente o in gruppo, mirano a tradurre i contenuti teorici in applicazioni operative.
- Workshop annuale, organizzato in collaborazione con istituzioni, enti o università esterne, che rappresenta un momento di confronto intensivo e interdisciplinare. Il workshop consente di sperimentare approcci diversi, di testare soluzioni progettuali e di ampliare le capacità di dialogo e collaborazione.
- Revisioni individuali e collettive, con momenti di verifica e discussione aperta dei progetti di tesi in corso. Le revisioni saranno integrate da contributi specialistici mirati — strutturali, ambientali, paesaggistici, tecnologici — calibrati sulle esigenze specifiche di ciascun elaborato progettuale.
Le lezioni teoriche saranno prevalentemente concentrate nel primo semestre, e calibrate in relazione agli argomenti che emergeranno dalla scelta del tema di tesi, definito dagli studenti in accordo con i docenti. In questa fase, verranno approfonditi i riferimenti concettuali e le metodologie operative più coerenti con le linee di ricerca individuate, ponendo le basi per la successiva elaborazione progettuale.
Con l’avvio del secondo semestre, ogni studente proseguirà il proprio lavoro concentrandosi sullo sviluppo progettuale vero e proprio. Le giornate di laboratorio saranno dedicate a momenti di approfondimento individuale o di gruppo, orientati ad affrontare le specificità e le criticità emerse nei singoli progetti. Le attività di revisione continueranno in parallelo con lezioni di supporto mirate, esercitazioni di dettaglio e verifiche intermedie, con l’obiettivo di consolidare il percorso di ricerca e guidare progressivamente gli studenti verso la definizione completa del progetto di tesi.
Il corso, nella sua struttura modulare e interattiva, mira dunque a costruire un contesto di apprendimento che favorisca il confronto continuo, la riflessione critica e la sperimentazione, accompagnando ogni studente nello sviluppo di una visione autonoma, consapevole e coerente del progetto di paesaggio.
Verifica Apprendimento
L’apprendimento delle studentesse e degli studenti sarà monitorato in itinere attraverso verifiche progressive e momenti di confronto organizzati nell’ambito del Laboratorio di Sintesi Finale, che rappresentano le principali occasioni di valutazione dell’avanzamento del lavoro di tesi.
Le attività di monitoraggio si articoleranno in un insieme coordinato di esercitazioni intermedie, revisioni collettive e colloqui individuali, volti a valutare sia la qualità dei contenuti analitici e progettuali sviluppati, sia la capacità di comunicare e argomentare il proprio percorso di ricerca.
- La valutazione intermedia avverrà dunque attraverso:
la verifica periodica dello stato di avanzamento del progetto, in relazione agli obiettivi fissati e alle fasi del calendario del laboratorio;
- l’osservazione della “performance” dei candidati durante le esercitazioni e i momenti di confronto pubblico, con particolare attenzione alla partecipazione, alla continuità del lavoro e alla capacità di integrazione dei contributi teorici e specialistici;
- i colloqui individuali di revisione, durante i quali verranno discussi i progressi metodologici, le scelte progettuali e la coerenza complessiva del percorso di tesi.
- Il laboratorio prevede il rilascio di una idoneità finale, che attesta l’effettiva partecipazione, il raggiungimento degli obiettivi intermedi e la maturità del percorso di elaborazione. Tuttavia, il livello qualitativo espresso nelle diverse prove e nel colloquio finale è direttamente funzionale alla valutazione complessiva del progetto di tesi e costituisce una premessa fondamentale per l’ammissione alla discussione di laurea.
La prova finale del laboratorio ha lo scopo di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi formativi precedentemente indicati e la capacità di presentare in modo organico e argomentato i risultati del proprio lavoro.
In tale sede, i candidati dovranno presentare in forma pressoché definitiva:
- gli elaborati grafici e progettuali, coerenti con il percorso di ricerca e con le specifiche tematiche affrontate; la struttura e l’impostazione della relazione di tesi, comprensiva del quadro teorico di riferimento, delle metodologie adottate e delle strategie di progetto individuate.
- Ugualmente importante — e oggetto di specifica valutazione — sarà la capacità di presentazione e di comunicazione del lavoro svolto, secondo le modalità richieste in sede di discussione di laurea.
Al termine del laboratorio, le studentesse e gli studenti dovranno aver dimostrato di:
- aver sviluppato il tema di tesi in modo coerente e articolato, sia dal punto di vista analitico che progettuale;
- aver raggiunto un livello di maturità metodologica e tecnica adeguato per affrontare la sessione di laurea;
- essere in grado di argomentare e rappresentare criticamente le scelte progettuali, mostrando autonomia, consapevolezza e padronanza degli strumenti disciplinari.
- La valutazione intermedia avverrà dunque attraverso:
la verifica periodica dello stato di avanzamento del progetto, in relazione agli obiettivi fissati e alle fasi del calendario del laboratorio;
- l’osservazione della “performance” dei candidati durante le esercitazioni e i momenti di confronto pubblico, con particolare attenzione alla partecipazione, alla continuità del lavoro e alla capacità di integrazione dei contributi teorici e specialistici;
- i colloqui individuali di revisione, durante i quali verranno discussi i progressi metodologici, le scelte progettuali e la coerenza complessiva del percorso di tesi.
- Il laboratorio prevede il rilascio di una idoneità finale, che attesta l’effettiva partecipazione, il raggiungimento degli obiettivi intermedi e la maturità del percorso di elaborazione. Tuttavia, il livello qualitativo espresso nelle diverse prove e nel colloquio finale è direttamente funzionale alla valutazione complessiva del progetto di tesi e costituisce una premessa fondamentale per l’ammissione alla discussione di laurea.
La prova finale del laboratorio ha lo scopo di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi formativi precedentemente indicati e la capacità di presentare in modo organico e argomentato i risultati del proprio lavoro.
In tale sede, i candidati dovranno presentare in forma pressoché definitiva:
- gli elaborati grafici e progettuali, coerenti con il percorso di ricerca e con le specifiche tematiche affrontate; la struttura e l’impostazione della relazione di tesi, comprensiva del quadro teorico di riferimento, delle metodologie adottate e delle strategie di progetto individuate.
- Ugualmente importante — e oggetto di specifica valutazione — sarà la capacità di presentazione e di comunicazione del lavoro svolto, secondo le modalità richieste in sede di discussione di laurea.
Al termine del laboratorio, le studentesse e gli studenti dovranno aver dimostrato di:
- aver sviluppato il tema di tesi in modo coerente e articolato, sia dal punto di vista analitico che progettuale;
- aver raggiunto un livello di maturità metodologica e tecnica adeguato per affrontare la sessione di laurea;
- essere in grado di argomentare e rappresentare criticamente le scelte progettuali, mostrando autonomia, consapevolezza e padronanza degli strumenti disciplinari.
Testi
Testi fondamentali / Foundational Texts
Corner, J., Recovering Landscape: Essays in Contemporary Landscape Architecture, Princeton Architectural Press, 1999.
Waldheim, C., The Landscape Urbanism Reader, Princeton Architectural Press, 2006.
Spirn, A. W., The Language of Landscape, Yale University Press, 1998.
McHarg, I. L., Design with Nature, John Wiley & Sons, 1995 (ISBN 9780471114604).
Rossi, A., L’architettura della città, Marsilio, 1966.
Clément, G., Manifesto del Terzo Paesaggio, Quodlibet, 2005.
Secchi, B., Progetto di suolo, Quodlibet, 2011.
Desvigne, M., Intermediate Natures: The Landscapes of Michel Desvigne, Birkhäuser, 2009.
Corajoud, M., Le paysage c’est l’endroit où le ciel et la terre se touchent, Éditions de l’Imprimeur, 2000.
De Solà-Morales, M., Territories, Gustavo Gili, 2005.
Mostafavi, M. & Najle, C. (eds.), Landscape Urbanism: A Manual for the Machinic Landscape, AA Publications, 2003.
Corner, J. & MacLean, A., Taking Measures Across the American Landscape, Yale University Press, 1996.
Donadieu, P., Campagnes urbaines, Actes Sud, 1998.
2. Teoria e pensiero contemporaneo / Contemporary Theory
Waldheim, C., Landscape as Urbanism: A General Theory, Princeton University Press, 2016.
Mostafavi, M. & Leatherbarrow, D., On Weathering: The Life of Buildings in Time, MIT Press, 1993.
Reed, C. & Lister, N. M., Projective Ecologies, Harvard GSD & ACTAR, 2014.
Corner, J. (ed.), Ecological Urbanism, Harvard GSD & Lars Müller Publishers, 2010.
Bélanger, P., Landscape Infrastructure: Urbanism beyond Engineering, Routledge, 2016.
Berger, A., Drosscape: Wasting Land in Urban America, Princeton Architectural Press, 2006.
Mossop, E., Landscapes of Infrastructure, Routledge, 2022.
Viganò, P., Territory as Found Object, EPFL Press, 2014.
Girot, C., The Course of Landscape Architecture, Thames & Hudson, 2016.
Bas Smets, Landscape Works, nai010 Publishers, 2023.
3. Ecologia, resilienza e sistemi ambientali / Ecology, Resilience, and Environmental Systems
Forman, R. T. T., Land Mosaics: The Ecology of Landscapes and Regions, Cambridge University Press, 1995.
Reed, C., Ecological Design and Planning, John Wiley & Sons, 1998.
Spirn, A. W., The Granite Garden: Urban Nature and Human Design, Basic Books, 1984.
Higgs, E., “Novel and Designed Ecosystems”, Restoration Ecology, 25: 8–13, 2017. DOI: 10.1111/rec.12410.
Hobbs, R. J. et al., “Managing the Whole Landscape: Historical, Hybrid, and Novel Ecosystems”, Frontiers in Ecology and the Environment, 12: 557–564, 2014. DOI: 10.1890/130300.
Sijmons, D. (ed.), Landscape and Energy: Designing Transition, nai010 Publishers, 2014 (ISBN 9789462081130).
Mathur, A. & da Cunha, D., Design in the Terrain of Water, Applied Research + Design, 2014.
Dugdale, L., Designing with Water: Strategies for the Water-Sensitive City, Routledge, 2020.
Morton, O., The Planet Remade: How Geoengineering Could Change the World, Princeton University Press, 2015 (ISBN 9780691148250).
Wulf, A., L’invenzione della natura. Le avventure di Alexander von Humboldt, l’eroe perduto della scienza, Luiss, 2017 (ISBN 9788861052628).
McPhee, J., Il controllo della natura, Adelphi, 1995 (ISBN 9788845911392).
4. Paesaggio, infrastrutture e urbanistica / Landscape, Infrastructure, and Urbanism
Allen, S., Points + Lines: Diagrams and Projects for the City, Princeton Architectural Press, 1999.
Koolhaas, R. (ed.), Mutations, ACTAR / Arc en Rêve, 2000.
Waldheim, C. & Berger, A., Landscape + Urbanism + Infrastructure, Harvard GSD, 2012.
Guallart, V., The Self-Sufficient City: Internet and the Future of Urbanism, ACTAR, 2010.
Corner, J., Terra Fluxus, in The Landscape Urbanism Reader, 2006.
Reed, C., Public Works: Infrastructure, Space, and Environmental Change, Harvard GSD, 2019.
Mossop, E. & Waldheim, C., Designing Infrastructure Ecologies, Routledge, 2022.
5. Autori e contributi italiani / Italian Authors and Contexts
D’Angelo, M., Paesaggi contemporanei, Quodlibet, 2019.
Porcinai, P., Il progetto del giardino e del paesaggio, Marsilio, 2006.
Magnaghi, A., Il progetto locale. Verso la coscienza di luogo, Bollati Boringhieri, 2000.
Zoppi, M. (a cura di), Paesaggi in costruzione, FrancoAngeli, 2015.
Cazzola, P., Architettura del paesaggio. Teorie, metodi e pratiche di progetto, Maggioli, 2018.
Viganò, P. & Secchi, B., La ville poreuse. Un modèle pour l’Europe, MétisPresses, 2011.
Gambino, R. & Peano, A., Progetto Paesaggio, UTET, 1998.
6. Riviste e piattaforme di riferimento / Journals and Research Platforms
Topos – The International Review of Landscape Architecture and Urban Design
JoLA – Journal of Landscape Architecture
Landscape Architecture Magazine (LAM) – American Society of Landscape Architects (ASLA)
Scape – Rivista internazionale di architettura del paesaggio
Territorio – FrancoAngeli
Lotus International – Electa
Harvard Design Magazine
Ness.Docs – Narratives in Landscape and Architecture
LAND – Landscape, Art, Nature, Design
Arquine
ArchDaily – Landscape Architecture Section
Urbanistica Informazioni – INU Edizioni
Journal of Urban Design – Taylor & Francis
Landscape Research – Routledge
Corner, J., Recovering Landscape: Essays in Contemporary Landscape Architecture, Princeton Architectural Press, 1999.
Waldheim, C., The Landscape Urbanism Reader, Princeton Architectural Press, 2006.
Spirn, A. W., The Language of Landscape, Yale University Press, 1998.
McHarg, I. L., Design with Nature, John Wiley & Sons, 1995 (ISBN 9780471114604).
Rossi, A., L’architettura della città, Marsilio, 1966.
Clément, G., Manifesto del Terzo Paesaggio, Quodlibet, 2005.
Secchi, B., Progetto di suolo, Quodlibet, 2011.
Desvigne, M., Intermediate Natures: The Landscapes of Michel Desvigne, Birkhäuser, 2009.
Corajoud, M., Le paysage c’est l’endroit où le ciel et la terre se touchent, Éditions de l’Imprimeur, 2000.
De Solà-Morales, M., Territories, Gustavo Gili, 2005.
Mostafavi, M. & Najle, C. (eds.), Landscape Urbanism: A Manual for the Machinic Landscape, AA Publications, 2003.
Corner, J. & MacLean, A., Taking Measures Across the American Landscape, Yale University Press, 1996.
Donadieu, P., Campagnes urbaines, Actes Sud, 1998.
2. Teoria e pensiero contemporaneo / Contemporary Theory
Waldheim, C., Landscape as Urbanism: A General Theory, Princeton University Press, 2016.
Mostafavi, M. & Leatherbarrow, D., On Weathering: The Life of Buildings in Time, MIT Press, 1993.
Reed, C. & Lister, N. M., Projective Ecologies, Harvard GSD & ACTAR, 2014.
Corner, J. (ed.), Ecological Urbanism, Harvard GSD & Lars Müller Publishers, 2010.
Bélanger, P., Landscape Infrastructure: Urbanism beyond Engineering, Routledge, 2016.
Berger, A., Drosscape: Wasting Land in Urban America, Princeton Architectural Press, 2006.
Mossop, E., Landscapes of Infrastructure, Routledge, 2022.
Viganò, P., Territory as Found Object, EPFL Press, 2014.
Girot, C., The Course of Landscape Architecture, Thames & Hudson, 2016.
Bas Smets, Landscape Works, nai010 Publishers, 2023.
3. Ecologia, resilienza e sistemi ambientali / Ecology, Resilience, and Environmental Systems
Forman, R. T. T., Land Mosaics: The Ecology of Landscapes and Regions, Cambridge University Press, 1995.
Reed, C., Ecological Design and Planning, John Wiley & Sons, 1998.
Spirn, A. W., The Granite Garden: Urban Nature and Human Design, Basic Books, 1984.
Higgs, E., “Novel and Designed Ecosystems”, Restoration Ecology, 25: 8–13, 2017. DOI: 10.1111/rec.12410.
Hobbs, R. J. et al., “Managing the Whole Landscape: Historical, Hybrid, and Novel Ecosystems”, Frontiers in Ecology and the Environment, 12: 557–564, 2014. DOI: 10.1890/130300.
Sijmons, D. (ed.), Landscape and Energy: Designing Transition, nai010 Publishers, 2014 (ISBN 9789462081130).
Mathur, A. & da Cunha, D., Design in the Terrain of Water, Applied Research + Design, 2014.
Dugdale, L., Designing with Water: Strategies for the Water-Sensitive City, Routledge, 2020.
Morton, O., The Planet Remade: How Geoengineering Could Change the World, Princeton University Press, 2015 (ISBN 9780691148250).
Wulf, A., L’invenzione della natura. Le avventure di Alexander von Humboldt, l’eroe perduto della scienza, Luiss, 2017 (ISBN 9788861052628).
McPhee, J., Il controllo della natura, Adelphi, 1995 (ISBN 9788845911392).
4. Paesaggio, infrastrutture e urbanistica / Landscape, Infrastructure, and Urbanism
Allen, S., Points + Lines: Diagrams and Projects for the City, Princeton Architectural Press, 1999.
Koolhaas, R. (ed.), Mutations, ACTAR / Arc en Rêve, 2000.
Waldheim, C. & Berger, A., Landscape + Urbanism + Infrastructure, Harvard GSD, 2012.
Guallart, V., The Self-Sufficient City: Internet and the Future of Urbanism, ACTAR, 2010.
Corner, J., Terra Fluxus, in The Landscape Urbanism Reader, 2006.
Reed, C., Public Works: Infrastructure, Space, and Environmental Change, Harvard GSD, 2019.
Mossop, E. & Waldheim, C., Designing Infrastructure Ecologies, Routledge, 2022.
5. Autori e contributi italiani / Italian Authors and Contexts
D’Angelo, M., Paesaggi contemporanei, Quodlibet, 2019.
Porcinai, P., Il progetto del giardino e del paesaggio, Marsilio, 2006.
Magnaghi, A., Il progetto locale. Verso la coscienza di luogo, Bollati Boringhieri, 2000.
Zoppi, M. (a cura di), Paesaggi in costruzione, FrancoAngeli, 2015.
Cazzola, P., Architettura del paesaggio. Teorie, metodi e pratiche di progetto, Maggioli, 2018.
Viganò, P. & Secchi, B., La ville poreuse. Un modèle pour l’Europe, MétisPresses, 2011.
Gambino, R. & Peano, A., Progetto Paesaggio, UTET, 1998.
6. Riviste e piattaforme di riferimento / Journals and Research Platforms
Topos – The International Review of Landscape Architecture and Urban Design
JoLA – Journal of Landscape Architecture
Landscape Architecture Magazine (LAM) – American Society of Landscape Architects (ASLA)
Scape – Rivista internazionale di architettura del paesaggio
Territorio – FrancoAngeli
Lotus International – Electa
Harvard Design Magazine
Ness.Docs – Narratives in Landscape and Architecture
LAND – Landscape, Art, Nature, Design
Arquine
ArchDaily – Landscape Architecture Section
Urbanistica Informazioni – INU Edizioni
Journal of Urban Design – Taylor & Francis
Landscape Research – Routledge
Contenuti
Il corso affronta il tema dell’architettura del paesaggio come pratica critica e progettuale capace di leggere e trasformare i territori contemporanei alla luce delle complesse interazioni tra ambiente, infrastrutture, insediamenti e fenomeni sociali.
Il laboratorio si propone come un luogo di sperimentazione in cui teoria e progetto dialogano, offrendo agli studenti la possibilità di confrontarsi con le sfide che oggi interessano i paesaggi antropizzati, le loro fragilità, le risorse latenti e le opportunità di rigenerazione ecologica e culturale.
Attraverso un approccio integrato e multidisciplinare, il corso mira a fornire strumenti di analisi, gestione e progetto del paesaggio, affrontando i temi della trasformazione territoriale in chiave sostenibile e resiliente. La dimensione operativa del progetto è affiancata da una riflessione teorica sui concetti di natura, infrastruttura, spazio pubblico e tempo, che costituiscono l’ossatura del discorso contemporaneo sul paesaggio.
Il percorso didattico si articola attorno a una serie di temi di approfondimento che costituiscono il quadro di riferimento metodologico del laboratorio:
- La lettura dei luoghi attraverso pratiche art-based, intesa come strumento per attivare processi di conoscenza immersiva, percettiva e sensibile del territorio. Il disegno, la fotografia, la performance e l’osservazione diretta diventano mezzi per costruire un rapporto empatico e interpretativo con lo spazio, capace di svelarne dimensioni nascoste e potenzialità trasformative.
- Il disegno delle relazioni tra natura fluviale e ambiente costruito, per esplorare il ruolo dell’acqua come infrastruttura ecologica, elemento di continuità e matrice identitaria dei paesaggi. Il corso approfondisce il valore dei sistemi fluviali non solo come elementi di gestione idraulica, ma come dispositivi di progetto in grado di ricucire territori frammentati e di generare nuovi spazi di vita e di relazione.
- Il rapporto tra telai infrastrutturali e trame del territorio, con l’obiettivo di comprendere come le reti di mobilità, energia e comunicazione dialoghino con le strutture ecologiche e sociali. Il progetto è inteso come strumento capace di leggere e reinterpretare queste relazioni, trasformando i sistemi infrastrutturali in occasioni di rigenerazione e di rinnovata coesione territoriale.
- Il progetto dello spazio aperto, considerato come dispositivo di mediazione tra natura e artificio, tra ambiente e architettura, tra permanenza e mutazione. Gli spazi aperti vengono indagati come ambiti di sperimentazione morfologica, ecologica e percettiva, in cui si esprimono le forme contemporanee dell’abitare e del vivere collettivo.
- Le operazioni idromorfologiche semplici, come pratiche di adattamento e mitigazione dei rischi legati ai cicli dell’acqua, rappresentano un ambito progettuale in cui la tecnica e la forma si uniscono per restituire qualità ecologica e spaziale al paesaggio. Queste azioni, calibrate e diffuse, contribuiscono a rigenerare i suoli, a ripristinare continuità ecologiche e a favorire nuove modalità di fruizione del territorio.
- Lo sviluppo degli aspetti ecologici e ambientali caratterizzanti, attraverso l’analisi delle componenti biotiche e abiotiche del paesaggio e la loro integrazione nel progetto. L’obiettivo è sviluppare strategie di riequilibrio e potenziamento dei sistemi naturali, orientando il progetto verso logiche di resilienza, adattamento e biodiversità.
- Il riuso e il recupero dei manufatti fragili, materiali o immateriali, come pratica di valorizzazione delle preesistenze e delle risorse locali. Il laboratorio invita a considerare la fragilità non come debolezza ma come valore generativo, capace di suggerire nuovi usi, nuove economie e nuove relazioni tra passato e futuro.
- La progettazione di dispositivi di relazione, intesi come strumenti spaziali e sociali che favoriscono connessioni tra le componenti naturali e antropiche del paesaggio. Si tratta di dispositivi in grado di attivare interazioni tra persone, infrastrutture e ambienti, restituendo al progetto di paesaggio una dimensione pubblica, inclusiva e processuale.
Accanto a questi temi, il corso indagherà lo stato della disciplina e il suo posizionamento nel panorama contemporaneo, affrontando il tema del disincanto come capacità di osservare e comprendere i paesaggi reali, con i loro conflitti, le loro contraddizioni e le loro potenzialità. Saranno inoltre analizzati casi studio e sperimentazioni progettuali, passate e recenti, utili a comprendere l’evoluzione del pensiero paesaggistico e i suoi strumenti operativi.
La progettazione per scenari sarà adottata come metodo per la costruzione di visioni alternative e adattive, capaci di integrare fenomeni naturali, infrastrutture e insediamenti. Particolare attenzione verrà data all’uso di strumenti progettuali innovativi, sia analogici che digitali, per rappresentare processi complessi, trasformazioni temporali e relazioni ecologiche.
Data la natura e gli obiettivi del Laboratorio di Sintesi Finale, i contenuti e gli approcci potranno essere modulati nel corso dell’attività didattica, in funzione delle specifiche tematiche e delle direzioni di ricerca sviluppate dai progetti di tesi degli studenti. In questo modo, il laboratorio diventa non solo uno spazio di apprendimento, ma un ambito di ricerca attiva, dove il progetto di paesaggio si configura come strumento di conoscenza, sperimentazione e innovazione.
Attraverso un approccio integrato e multidisciplinare, il corso mira a fornire strumenti di analisi, gestione e progetto del paesaggio, affrontando i temi della trasformazione territoriale in chiave sostenibile e resiliente. La dimensione operativa del progetto è affiancata da una riflessione teorica sui concetti di natura, infrastruttura, spazio pubblico e tempo, che costituiscono l’ossatura del discorso contemporaneo sul paesaggio.
Il percorso didattico si articola attorno a una serie di temi di approfondimento che costituiscono il quadro di riferimento metodologico del laboratorio:
- La lettura dei luoghi attraverso pratiche art-based, intesa come strumento per attivare processi di conoscenza immersiva, percettiva e sensibile del territorio. Il disegno, la fotografia, la performance e l’osservazione diretta diventano mezzi per costruire un rapporto empatico e interpretativo con lo spazio, capace di svelarne dimensioni nascoste e potenzialità trasformative.
- Il disegno delle relazioni tra natura fluviale e ambiente costruito, per esplorare il ruolo dell’acqua come infrastruttura ecologica, elemento di continuità e matrice identitaria dei paesaggi. Il corso approfondisce il valore dei sistemi fluviali non solo come elementi di gestione idraulica, ma come dispositivi di progetto in grado di ricucire territori frammentati e di generare nuovi spazi di vita e di relazione.
- Il rapporto tra telai infrastrutturali e trame del territorio, con l’obiettivo di comprendere come le reti di mobilità, energia e comunicazione dialoghino con le strutture ecologiche e sociali. Il progetto è inteso come strumento capace di leggere e reinterpretare queste relazioni, trasformando i sistemi infrastrutturali in occasioni di rigenerazione e di rinnovata coesione territoriale.
- Il progetto dello spazio aperto, considerato come dispositivo di mediazione tra natura e artificio, tra ambiente e architettura, tra permanenza e mutazione. Gli spazi aperti vengono indagati come ambiti di sperimentazione morfologica, ecologica e percettiva, in cui si esprimono le forme contemporanee dell’abitare e del vivere collettivo.
- Le operazioni idromorfologiche semplici, come pratiche di adattamento e mitigazione dei rischi legati ai cicli dell’acqua, rappresentano un ambito progettuale in cui la tecnica e la forma si uniscono per restituire qualità ecologica e spaziale al paesaggio. Queste azioni, calibrate e diffuse, contribuiscono a rigenerare i suoli, a ripristinare continuità ecologiche e a favorire nuove modalità di fruizione del territorio.
- Lo sviluppo degli aspetti ecologici e ambientali caratterizzanti, attraverso l’analisi delle componenti biotiche e abiotiche del paesaggio e la loro integrazione nel progetto. L’obiettivo è sviluppare strategie di riequilibrio e potenziamento dei sistemi naturali, orientando il progetto verso logiche di resilienza, adattamento e biodiversità.
- Il riuso e il recupero dei manufatti fragili, materiali o immateriali, come pratica di valorizzazione delle preesistenze e delle risorse locali. Il laboratorio invita a considerare la fragilità non come debolezza ma come valore generativo, capace di suggerire nuovi usi, nuove economie e nuove relazioni tra passato e futuro.
- La progettazione di dispositivi di relazione, intesi come strumenti spaziali e sociali che favoriscono connessioni tra le componenti naturali e antropiche del paesaggio. Si tratta di dispositivi in grado di attivare interazioni tra persone, infrastrutture e ambienti, restituendo al progetto di paesaggio una dimensione pubblica, inclusiva e processuale.
Accanto a questi temi, il corso indagherà lo stato della disciplina e il suo posizionamento nel panorama contemporaneo, affrontando il tema del disincanto come capacità di osservare e comprendere i paesaggi reali, con i loro conflitti, le loro contraddizioni e le loro potenzialità. Saranno inoltre analizzati casi studio e sperimentazioni progettuali, passate e recenti, utili a comprendere l’evoluzione del pensiero paesaggistico e i suoi strumenti operativi.
La progettazione per scenari sarà adottata come metodo per la costruzione di visioni alternative e adattive, capaci di integrare fenomeni naturali, infrastrutture e insediamenti. Particolare attenzione verrà data all’uso di strumenti progettuali innovativi, sia analogici che digitali, per rappresentare processi complessi, trasformazioni temporali e relazioni ecologiche.
Data la natura e gli obiettivi del Laboratorio di Sintesi Finale, i contenuti e gli approcci potranno essere modulati nel corso dell’attività didattica, in funzione delle specifiche tematiche e delle direzioni di ricerca sviluppate dai progetti di tesi degli studenti. In questo modo, il laboratorio diventa non solo uno spazio di apprendimento, ma un ambito di ricerca attiva, dove il progetto di paesaggio si configura come strumento di conoscenza, sperimentazione e innovazione.
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Corsi
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ARCHITETTURA
Laurea Magistrale Ciclo Unico 5 Anni
5 anni
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