ID:
76684
Tipo Insegnamento:
Obbligatorio
Durata (ore):
60
CFU:
6
Url:
SCIENZE GEOLOGICHE/PERCORSO COMUNE Anno: 2
Anno:
2025
Dati Generali
Periodo di attività
Secondo Semestre (19/02/2026 - 05/06/2026)
Syllabus
Obiettivi Formativi
L’insegnamento si propone di fornire agli studenti e alle studentesse le
conoscenze petrologiche e geologiche di base che permettano di:
- Conoscere la composizione e la struttura della Terra nei suoi tre
involucri essenziali, Crosta, Mantello e Nucleo, il loro stato fisico e le
relazioni di scambio di materia o calore che tra di loro possono sussistere;
- Comprendere quali sono i meccanismi che portano alla produzione di
differenti magmi primari da una stessa sorgente;
- Comprendere quali sono i meccanismi differenziativi che portano ad una
grande varietà composizionale e mineralogica dei magmi;
- Riconoscere e classificare le rocce intrusive, effusive e metamorfiche;
- Inquadrare le rocce e le loro caratteristiche chimico-fisiche nel contesto
dei diversi ambienti geodinamici e la loro distribuzione in Italia;
- Comprendere come i principali ambienti geotettonici producano magmi
a composizione diversa.
Al termine del corso lo/a studente/ssa:
- conoscerà la struttura e la composizione del nostro pianeta e quali sono
i meccanismi che hanno condizionato la sua differenziazione chimica e
mineralogica;
- avrà acquisito tutte quelle conoscenze necessarie per riconoscere e
classificare le rocce magmatiche e metamorfiche e la loro distribuzione
sul territorio nazionale, strumento indispensabile per poter svolgere
proficuamente, tra gli altri, il Corso di Rilevamento Geologico e le
numerose escursioni geologiche organizzate nell’ambito del Corso di
Laurea;
- potrà conoscere i meccanismi genetici alla base della produzione e della
differenziazione dei magmi ed inquadrarli nei giusti contesti
tettonomagmatici.
L’insegnamento potrà pertanto fornire allo/a studente/ssa la capacità di
osservare i fenomeni naturali ed inquadrarli nel quadro evolutivo del
sistema Terra e soprattutto di concatenare gli eventi in una logica
coerente che rifugga da facili, e spesso errate interpretazioni.
Fondamentale in questo insegnamento che raccoglie e sviluppa molte
delle discipline apprese nei semestri precedenti è lo sviluppo di uno
spirito critico che permetta di capire gli accadimenti senza accontentarsi
delle facili spiegazioni fornite spesso dai media e da quanto si trova
disponibile in rete.
In quest’ottica l’insegnamento rappresenta una specie di palestra dove
lo/a studente/ssa inizia ad esercitarsi di fronte alle più grandi sfide che il
futuro gli proporrà. Il bagaglio di conoscenze acquisito unitamente allo
spirito critico è da considerarsi il migliore risultato all’apprendimento di
questo insegnamento.
La conoscenza delle tipologie magmatiche e dei loro meccanismi di
genesi e differenziazione saranno poi requisiti fondamentali per seguire,
tra gli altri, il corso di Vulcanologia, per la comprensione dei fenomeni
naturali di tipo vulcanico che accadono sulla superficie terrestre e di
Georisorse per l’approvvigionamento di minerali ed elementi
indispensabili per lo sviluppo ed il progresso. Queste conoscenze
costituiscono il bagaglio indispensabile di un geologo non solo per una
applicazione al mondo professionale, ma anche per la divulgazione
sempre più necessaria e sempre più richiesta anche dalla collettività non
scientifica.
conoscenze petrologiche e geologiche di base che permettano di:
- Conoscere la composizione e la struttura della Terra nei suoi tre
involucri essenziali, Crosta, Mantello e Nucleo, il loro stato fisico e le
relazioni di scambio di materia o calore che tra di loro possono sussistere;
- Comprendere quali sono i meccanismi che portano alla produzione di
differenti magmi primari da una stessa sorgente;
- Comprendere quali sono i meccanismi differenziativi che portano ad una
grande varietà composizionale e mineralogica dei magmi;
- Riconoscere e classificare le rocce intrusive, effusive e metamorfiche;
- Inquadrare le rocce e le loro caratteristiche chimico-fisiche nel contesto
dei diversi ambienti geodinamici e la loro distribuzione in Italia;
- Comprendere come i principali ambienti geotettonici producano magmi
a composizione diversa.
Al termine del corso lo/a studente/ssa:
- conoscerà la struttura e la composizione del nostro pianeta e quali sono
i meccanismi che hanno condizionato la sua differenziazione chimica e
mineralogica;
- avrà acquisito tutte quelle conoscenze necessarie per riconoscere e
classificare le rocce magmatiche e metamorfiche e la loro distribuzione
sul territorio nazionale, strumento indispensabile per poter svolgere
proficuamente, tra gli altri, il Corso di Rilevamento Geologico e le
numerose escursioni geologiche organizzate nell’ambito del Corso di
Laurea;
- potrà conoscere i meccanismi genetici alla base della produzione e della
differenziazione dei magmi ed inquadrarli nei giusti contesti
tettonomagmatici.
L’insegnamento potrà pertanto fornire allo/a studente/ssa la capacità di
osservare i fenomeni naturali ed inquadrarli nel quadro evolutivo del
sistema Terra e soprattutto di concatenare gli eventi in una logica
coerente che rifugga da facili, e spesso errate interpretazioni.
Fondamentale in questo insegnamento che raccoglie e sviluppa molte
delle discipline apprese nei semestri precedenti è lo sviluppo di uno
spirito critico che permetta di capire gli accadimenti senza accontentarsi
delle facili spiegazioni fornite spesso dai media e da quanto si trova
disponibile in rete.
In quest’ottica l’insegnamento rappresenta una specie di palestra dove
lo/a studente/ssa inizia ad esercitarsi di fronte alle più grandi sfide che il
futuro gli proporrà. Il bagaglio di conoscenze acquisito unitamente allo
spirito critico è da considerarsi il migliore risultato all’apprendimento di
questo insegnamento.
La conoscenza delle tipologie magmatiche e dei loro meccanismi di
genesi e differenziazione saranno poi requisiti fondamentali per seguire,
tra gli altri, il corso di Vulcanologia, per la comprensione dei fenomeni
naturali di tipo vulcanico che accadono sulla superficie terrestre e di
Georisorse per l’approvvigionamento di minerali ed elementi
indispensabili per lo sviluppo ed il progresso. Queste conoscenze
costituiscono il bagaglio indispensabile di un geologo non solo per una
applicazione al mondo professionale, ma anche per la divulgazione
sempre più necessaria e sempre più richiesta anche dalla collettività non
scientifica.
Prerequisiti
Allo studente che affronta questo insegnamento è richiesta una
conoscenza geologica di base, acquisita principalmente attraverso i corsi
di Geologia di base. Questo permetterà allo studente di inquadrare la
distribuzione delle rocce magmatiche e metamorfiche nel giusto
contesto. Dovrà altresì avere le basi di Chimica e di Fisica per la
comprensione dei meccanismi di formazione dei magmi e la loro
differenziazione composizionale durante i principali processi di fusione e
cristallizzazione. Fondamentale è anche la conoscenza della Mineralogia
con particolare riferimento alla loro composizione chimica, dato che i
minerali (e le fasi amorfe) sono i costituenti fondamentali delle rocce,
oltreché della Geochimica dove viene insegnato il comportamento degli
elementi maggiori ed in traccia durante i processi magmatici. Parte delle
esercitazioni si svolgono attraverso l’utilizzo di fogli di calcolo, tipo Excel,
per cui è opportuna una basilare conoscenza di questo strumento di
calcolo.
conoscenza geologica di base, acquisita principalmente attraverso i corsi
di Geologia di base. Questo permetterà allo studente di inquadrare la
distribuzione delle rocce magmatiche e metamorfiche nel giusto
contesto. Dovrà altresì avere le basi di Chimica e di Fisica per la
comprensione dei meccanismi di formazione dei magmi e la loro
differenziazione composizionale durante i principali processi di fusione e
cristallizzazione. Fondamentale è anche la conoscenza della Mineralogia
con particolare riferimento alla loro composizione chimica, dato che i
minerali (e le fasi amorfe) sono i costituenti fondamentali delle rocce,
oltreché della Geochimica dove viene insegnato il comportamento degli
elementi maggiori ed in traccia durante i processi magmatici. Parte delle
esercitazioni si svolgono attraverso l’utilizzo di fogli di calcolo, tipo Excel,
per cui è opportuna una basilare conoscenza di questo strumento di
calcolo.
Metodi didattici
Il corso si svolge con lezioni frontali ed esercitazioni. Durante lo
svolgimento delle lezioni vengono proiettati lucidi e diapositive per
permettere allo studente di meglio seguire gli argomenti trattati. Continui
riferimenti a situazioni geologiche generali a livello nazionale o mondiale
vengono anche riportati per mantenere viva l’attenzione dello studente. Il
docente invita continuamente gli studenti ad utilizzare gli strumenti
informatici, le riviste ed i libri messi a disposizione dal nostro Ateneo sia
sotto forma cartacea che digitale e li stimola a rendersi parte attiva della
lezione con un atteggiamento critico e propositivo. Questo al fine di
creare una coscienza geologica che permetta di discernere
autonomamente tra le numerose teorie e modelli chi si trovano nella
letteratura scientifica. Parte delle lezioni consistono anche nel
riconoscimento delle rocce magmatiche e metamorfiche che viene svolto
dal docente e dai suoi assistenti mostrando i numerosi campioni
disponibili in aula anche con l’ausilio di lenti di ingrandimento (10X). La
loro classificazione viene poi inquadrata nel contesto geologico e
geodinamico più ampio, in modo da rendere questa parte del corso più
fruibile. Le esercitazioni vengono svolte prima con esempi alla lavagna o
tramite proiezioni di diapositive. Successivamente il docente, coadiuvato
da assegnisti e dottorandi, passa tra i banchi e verifica il livello di
capacità e di apprendimento nel calcolo proposto per ciascun studente.
Le escursioni costituiscono un passaggio irrinunciabile per un adeguato
sviluppo delle conoscenze petrografiche e geologiche dello studente dato
che le relazioni tra le rocce ed il loro inquadramento a media e grande
scala non possono essere adeguatamente mostrate in aula. A questo
proposito ogni anno si organizza una escursione in località
geologicamente e petrograficamente significative, dove in un’area non
troppo ampia sia possibile osservare le rocce e le loro relazioni nel modo
più proficuo possibile. Località che sono state visitate nel corso di vari
anni sono: Sicilia (M.ti Peloritani ed Etna); Toscana (Isola d’Elba, Vulsini);
Piemonte e Lombardia (Zone Ivrea-Verbano, Val d’Ossola e Val
Formazza); Trentino Alto-Adige (Caoria e Cima d’Asta, Passo Rolle, Val di
Fassa); Liguria ed Emilia-Romagna (Serie ofiolitiche delle Liguridi Interne
ed Esterne); Sardegna (Dorgali, Aghero, Sulcis, Sant’Antioco).
svolgimento delle lezioni vengono proiettati lucidi e diapositive per
permettere allo studente di meglio seguire gli argomenti trattati. Continui
riferimenti a situazioni geologiche generali a livello nazionale o mondiale
vengono anche riportati per mantenere viva l’attenzione dello studente. Il
docente invita continuamente gli studenti ad utilizzare gli strumenti
informatici, le riviste ed i libri messi a disposizione dal nostro Ateneo sia
sotto forma cartacea che digitale e li stimola a rendersi parte attiva della
lezione con un atteggiamento critico e propositivo. Questo al fine di
creare una coscienza geologica che permetta di discernere
autonomamente tra le numerose teorie e modelli chi si trovano nella
letteratura scientifica. Parte delle lezioni consistono anche nel
riconoscimento delle rocce magmatiche e metamorfiche che viene svolto
dal docente e dai suoi assistenti mostrando i numerosi campioni
disponibili in aula anche con l’ausilio di lenti di ingrandimento (10X). La
loro classificazione viene poi inquadrata nel contesto geologico e
geodinamico più ampio, in modo da rendere questa parte del corso più
fruibile. Le esercitazioni vengono svolte prima con esempi alla lavagna o
tramite proiezioni di diapositive. Successivamente il docente, coadiuvato
da assegnisti e dottorandi, passa tra i banchi e verifica il livello di
capacità e di apprendimento nel calcolo proposto per ciascun studente.
Le escursioni costituiscono un passaggio irrinunciabile per un adeguato
sviluppo delle conoscenze petrografiche e geologiche dello studente dato
che le relazioni tra le rocce ed il loro inquadramento a media e grande
scala non possono essere adeguatamente mostrate in aula. A questo
proposito ogni anno si organizza una escursione in località
geologicamente e petrograficamente significative, dove in un’area non
troppo ampia sia possibile osservare le rocce e le loro relazioni nel modo
più proficuo possibile. Località che sono state visitate nel corso di vari
anni sono: Sicilia (M.ti Peloritani ed Etna); Toscana (Isola d’Elba, Vulsini);
Piemonte e Lombardia (Zone Ivrea-Verbano, Val d’Ossola e Val
Formazza); Trentino Alto-Adige (Caoria e Cima d’Asta, Passo Rolle, Val di
Fassa); Liguria ed Emilia-Romagna (Serie ofiolitiche delle Liguridi Interne
ed Esterne); Sardegna (Dorgali, Aghero, Sulcis, Sant’Antioco).
Verifica Apprendimento
L’esame consiste in una prova pratica di riconoscimento rocce ed una
prova orale. Inizialmente viene proposto il riconoscimento di una roccia,
attraverso la descrizione delle sue caratteristiche peculiari (indice di
colore, struttura e tessitura, composizione mineralogica) con discussione
sui possibili meccanismi genetici di quella roccia. L’esame prosegue poi
sui diversi argomenti trattati durante il corso. La finalità dell’esame è
volta ad accertare la capacità di sviluppare un ragionamento che,
partendo dalle adeguate conoscenze, dimostri una maturità petrograficogeologica
nello studente. Il giudizio finale verrà formulato privilegiando la
capacità di ragionamento critico oltreché il bagaglio di nozioni acquisite
valutando in primis la maturità raggiunta nel vedere i processi magmatici
e metamorfici nel loro insieme.
prova orale. Inizialmente viene proposto il riconoscimento di una roccia,
attraverso la descrizione delle sue caratteristiche peculiari (indice di
colore, struttura e tessitura, composizione mineralogica) con discussione
sui possibili meccanismi genetici di quella roccia. L’esame prosegue poi
sui diversi argomenti trattati durante il corso. La finalità dell’esame è
volta ad accertare la capacità di sviluppare un ragionamento che,
partendo dalle adeguate conoscenze, dimostri una maturità petrograficogeologica
nello studente. Il giudizio finale verrà formulato privilegiando la
capacità di ragionamento critico oltreché il bagaglio di nozioni acquisite
valutando in primis la maturità raggiunta nel vedere i processi magmatici
e metamorfici nel loro insieme.
Testi
D'Amico C., Innocenti F., Sassi F.P. 1987."Magmatismo e Metamorfismo",
UTET
Morbidelli L. 2003. "Le Rocce e i loro costituenti", BARDI Editore Dispense
e ppt usate dal docente durante il corso
Klein C., Philpotss A.R. 2017. Mineralogia e petrografia. Zanichelli
UTET
Morbidelli L. 2003. "Le Rocce e i loro costituenti", BARDI Editore Dispense
e ppt usate dal docente durante il corso
Klein C., Philpotss A.R. 2017. Mineralogia e petrografia. Zanichelli
Contenuti
Il corso si svolge prevalentemente con lezioni frontali per un totale di 6
CFU, ovvero 60 h. Gli argomenti trattati nel corso sono i seguenti:
a) Deriva dei continenti, espansione dei fondi oceanici e Tettonica delle
placche come quadro unificante dei processi petrogenetici a scala globale
(0,25 CFU).
b) Struttura e composizione litologica della Terra. Crosta continentale ed
oceanica: Mantello litosferico ed astenosferico. Evidenze geologiche e
petrologiche a favore di una composizione peridotitica vs eclogitica del
mantello terrestre. Massima profondità di campionamento diretto di
materiale di mantello (0.5 CFU).
c) Moti convettivi nel mantello. Modello a singolo o a doppio layer.
Significato petrologico delle discontinuità a 670 km (Mantello
superiore/Inferiore) e a 2900 km (CMB, mantello/nucleo esterno) (0,5
CFU).
d) Gradiente geotermico e geobarico. Composizione mineralogica e
geochimica del mantello. Meccanismi di fusione del mantello terrestre.
Classificazione delle rocce ultrafemiche. Materiali di mantello impoverito
attraverso i processi di fusione ed arricchito attraverso i processi di
metasomatismo (0,5 CFU).
e) Fusione parziale modale e non modale. Composizione dei magmi
primari anche in relazione ai diversi ambienti geodinamici. Coefficiente di
ripartizione Fe/Mg olivina/liquido. Concetto di magmi primari e di magmi
differenziati (0,75 CFU).
f) Meccanismi di differenziazione magmatica. Giacitura delle rocce
magmatiche, vulcaniche e plutoniche. Classificazione e composizione
mineralogica delle rocce magmatiche effusive ed intrusive. Le serie
magmatiche. TAS e doppio triangolo di Streckeisen. Norma CIPW.
Diagrammi di variazione (0,75 CFU).
g) Caratteristiche chimico-fisiche dei magmi. Regola delle fasi e
diagrammi di stato. Principali sistemi binari e ternari e loro applicazioni ai
processi magmatici. Soluzioni solide e sistemi con eutettico o peritettico.
Processi di fusione e di cristallizzazione con peritettico. Campi di stabilità
delle principali fasi magmatiche in relazione a T, P, X, pH2O, fO2 (1 CFU).
h) Associazioni magmatiche e genesi dei magmi parentali nei differenti
ambienti geodinamici. Magmatismo di Dorsale medio oceanica, zone di
subduzione, entroplacca e rifting attivo o passivo. Confronto con le ofioliti
(0.75 CFU).
i) Il metamorfismo ed i processi metamorfici: fattori e condizioni
termobarometriche delle varie facies metamorfiche. Relazione tra
processi metamorfici ed ambienti geotettonici. Minerale indice e zone
metamorfiche. Metamorfismo progrado e retrogrado. Le fasce
metamorfiche accoppiate. Le facies metamorfiche e le reazioni che le
delimitano: cornubianiti, scisti verdi, anfiboliti, scisti blu, eclogiti e
granuliti. Migmatiti e processi di anatessi (1 CFU).
Durante le lezioni si svolgeranno anche delle esercitazioni per
familiarizzare con le analisi chimiche sia di roccia totale che di singoli
minerali espresse in %peso, % in moli o % atomiche, con il calcolo degli
afu dei minerali più comuni per la petrologia magmatica, per i fattori di
trasformazione ossido vs elemento, etc. Saranno illustrati anche i principi
di calcolo di bilancio di massa e sue applicazioni (calcolo della moda e
processi di frazionamento) e della Norma CIPW.
Le lezioni saranno anche accompagnate dal riconoscimento delle rocce
con il campione a mano, utilizzando la collezione didattica disponibile.
CFU, ovvero 60 h. Gli argomenti trattati nel corso sono i seguenti:
a) Deriva dei continenti, espansione dei fondi oceanici e Tettonica delle
placche come quadro unificante dei processi petrogenetici a scala globale
(0,25 CFU).
b) Struttura e composizione litologica della Terra. Crosta continentale ed
oceanica: Mantello litosferico ed astenosferico. Evidenze geologiche e
petrologiche a favore di una composizione peridotitica vs eclogitica del
mantello terrestre. Massima profondità di campionamento diretto di
materiale di mantello (0.5 CFU).
c) Moti convettivi nel mantello. Modello a singolo o a doppio layer.
Significato petrologico delle discontinuità a 670 km (Mantello
superiore/Inferiore) e a 2900 km (CMB, mantello/nucleo esterno) (0,5
CFU).
d) Gradiente geotermico e geobarico. Composizione mineralogica e
geochimica del mantello. Meccanismi di fusione del mantello terrestre.
Classificazione delle rocce ultrafemiche. Materiali di mantello impoverito
attraverso i processi di fusione ed arricchito attraverso i processi di
metasomatismo (0,5 CFU).
e) Fusione parziale modale e non modale. Composizione dei magmi
primari anche in relazione ai diversi ambienti geodinamici. Coefficiente di
ripartizione Fe/Mg olivina/liquido. Concetto di magmi primari e di magmi
differenziati (0,75 CFU).
f) Meccanismi di differenziazione magmatica. Giacitura delle rocce
magmatiche, vulcaniche e plutoniche. Classificazione e composizione
mineralogica delle rocce magmatiche effusive ed intrusive. Le serie
magmatiche. TAS e doppio triangolo di Streckeisen. Norma CIPW.
Diagrammi di variazione (0,75 CFU).
g) Caratteristiche chimico-fisiche dei magmi. Regola delle fasi e
diagrammi di stato. Principali sistemi binari e ternari e loro applicazioni ai
processi magmatici. Soluzioni solide e sistemi con eutettico o peritettico.
Processi di fusione e di cristallizzazione con peritettico. Campi di stabilità
delle principali fasi magmatiche in relazione a T, P, X, pH2O, fO2 (1 CFU).
h) Associazioni magmatiche e genesi dei magmi parentali nei differenti
ambienti geodinamici. Magmatismo di Dorsale medio oceanica, zone di
subduzione, entroplacca e rifting attivo o passivo. Confronto con le ofioliti
(0.75 CFU).
i) Il metamorfismo ed i processi metamorfici: fattori e condizioni
termobarometriche delle varie facies metamorfiche. Relazione tra
processi metamorfici ed ambienti geotettonici. Minerale indice e zone
metamorfiche. Metamorfismo progrado e retrogrado. Le fasce
metamorfiche accoppiate. Le facies metamorfiche e le reazioni che le
delimitano: cornubianiti, scisti verdi, anfiboliti, scisti blu, eclogiti e
granuliti. Migmatiti e processi di anatessi (1 CFU).
Durante le lezioni si svolgeranno anche delle esercitazioni per
familiarizzare con le analisi chimiche sia di roccia totale che di singoli
minerali espresse in %peso, % in moli o % atomiche, con il calcolo degli
afu dei minerali più comuni per la petrologia magmatica, per i fattori di
trasformazione ossido vs elemento, etc. Saranno illustrati anche i principi
di calcolo di bilancio di massa e sue applicazioni (calcolo della moda e
processi di frazionamento) e della Norma CIPW.
Le lezioni saranno anche accompagnate dal riconoscimento delle rocce
con il campione a mano, utilizzando la collezione didattica disponibile.
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Corsi
Corsi
SCIENZE GEOLOGICHE
Laurea
3 anni
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Persone
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