008087 - DIRITTO ROMANO

insegnamento

ID:

008087

Tipo Insegnamento:

Obbligatorio

Durata (ore):

40

CFU:

SSD:

DIRITTO ROMANO E DIRITTI DELL'ANTICHITÀ

Url:

Dettaglio Insegnamento:

GIURISPRUDENZA (SEDE DI ROVIGO)/PERCORSO COMUNE Anno: 3

Anno:

2025

Periodo di attività

Primo Semestre (29/09/2025 - 19/12/2025)

Obiettivi Formativi

Il corso è diretto ad approfondire le tecniche del ragionamento giuridico elaborate dalla giurisprudenza romana ed il loro apporto nella costruzione della scienza giuridica moderna. L’attenzione sarà particolarmente concentrata sul ruolo della giurisprudenza romana, quale motore dell’attività produttiva del diritto e filtro tra le fonti normative e la prassi. Approfondimenti specifici si avranno sulla metodologia interpretativa della giurisprudenza romana con l’analisi del metodo casistico attraverso lo studio dei testi della letteratura scientifica romana. Le principali conoscenze acquisite: - L’evoluzione della giurisprudenza nel corso della storia di Roma - Lo studio del metodo casistico Le principali abilità (ossia la capacità di applicare le conoscenze acquisite): - Capacità di cogliere l’evoluzione dell’interpretatio giurisprudenziale romana - Capacità di comprendere il metodo casistico del mondo anglosassone

Prerequisiti

Per comprendere gli argomenti trattati nel corso e raggiungere gli obiettivi di apprendimento, allo studente è richiesta una cultura di base che consenta il corretto inquadramento storico dei problemi, nonché capacità di analisi e di ragionamento. La conoscenza del latino facilita, ma non è indispensabile. Gli studenti debbono possedere una solida conoscenza degli istituti fondamentali del diritto romano, perciò, il superamento della materia romanistica del primo anno è condizione per sostenere la prova. Si richiedono inoltre adeguate abilità nella lettura e nella comprensione di testi giuridici. Istituzioni di diritto privato, Diritto costituzionale, Istituzioni di diritto romano o Storia del diritto romano (9 cfu) sono esami propedeutici.

Metodi didattici

Il metodo di insegnamento si propone di favorire l’apprendimento mediante lezioni frontali, nelle quali saranno esposti temi e problemi tenendo conto della loro inscindibile correlazione logica e sistematica. Eventuali convegni o incontri di particolare interesse per i temi trattati e attività di tutorato saranno oggetto di specifica segnalazione da parte del Docente nel corso delle lezioni.

Verifica Apprendimento

L’esame consiste unicamente in una prova orale. Al fine di verificare il livello di raggiungimento degli obiettivi formativi precedentemente indicati, lo studente è chiamato a rispondere ad alcune domande su diversi argomenti che formano oggetto del corso. Rivestono particolare importanza, ai fini della valutazione, capacità argomentativa, completezza, proprietà di linguaggio, profondità di analisi.

Testi

Carlo Augusto Cannata, Per una storia della scienza giuridica europea, I, Dalle origini all’opera di Labeone, Giappichelli, Torino, 1997, pp. 33-50; 89-111; 130-172; 200-223; 240-331. Letizia Vacca, La giurisprudenza nel sistema delle fonti del diritto romano. Corso di lezioni. Seconda edizione riveduta e ampliata, Giappichelli, Torino, 2012, pp. 71-112; 113-126; 166-211

Contenuti

Il corso prevede 40 ore di lezioni di didattica e analizza la nascita e lo sviluppo della giurisprudenza romana dalle origini fino a Giustiniano Gli argomenti principali del diritto privato romano sono: - La giurisprudenza pontificale (2 ore) - La legge delle XII tavole e la laicizzazione della giurisprudenza (6 ore) - La giurisprudenza della fine della repubblica (10 ore) - Il periodo classico (6 ore) - Il metodo casistico e il case law anglosassone (14 ore) - Leges e iura nel periodo postclassico e giustinianeo (2 ore) Gli studenti debbono possedere una solida conoscenza degli istituti fondamentali del diritto romano, perciò, il superamento della materia romanistica del primo anno è condizione per sostenere la prova. Si richiedono inoltre adeguate abilità nella lettura e nella comprensione di testi giuridici La conoscenza del latino facilita, ma non preclude l’apprendimento.